I rimedi della nonna
PEPERONCINO ROSSO - UN GUARITORE INFUOCATO
Il peperoncino non è solo un condimento, un aroma: è
noto in tutto il mondo per le sue proprietà curative, oltre
che termogenetiche. Fin dai tempi più antichi con i peperoncini
sono state curati tosse, raffreddore, sinusite e bronchite. Sembra
che possano ridurre il colesterolo LDL, cioè quello legato
all'ictus, ipertensione e malattie cardiache. Pare inoltre che,
i peperoncini prevengono le ulcere gastriche.
Combattere il raffreddore col caldo. Il peperoncino è un
ottimo decongestionante, capace di liberare in men che non si
dica il naso chiuso. La sostanza che produce questo effetto è
la "capsaicina", è molto simile ad una molecola,
la "guaifenesina", che entra nella composizione di molti
farmaci contro il raffreddore. L'impatto immediato sarà
maggiore mangiando un peperoncino che non prendendo un farmaco:
non appena il peperoncino tocca la lingua, il cervello riceve
da boc-ca, lingua, gola, stomaco una massa di segnali alla quale
risponde stimolando le ghiandole secre-torie delle vie respiratorie.
Il risultato è una produzione di liquidi che fa piangere
gli occhi, colare il naso e fluidifica il muco nei polmoni. In
altre parole il peperoncino è un decongestionante ed espettorante
naturale. Non occorre una grande quantità di peperoncino
per ottenere tali benefici: 10 gocce di salsa piccante in una
scodella di brodo di pollo possono essere molto efficaci.
"Per il raffreddore il dott. Ziment consiglia un gargarismo
con acqua tiepida in cui siano state diluite 10 gocce di Tabasco,
"rimedio molto efficace", soprattutto per liberare i
seni nasali".
Benefico per il cuore e lo stomaco. Il peperoncino può
anche ridurre il tasso di colesterolo nel sangue. E' stato dimostrato
in laboratorio.
Sembra che mangiando peperoncini sia anche possibile fluidificare
il sangue.
Recenti ricerche hanno notato che il peperoncino impedisce l'insorgere
di ulcere gastriche. Sembra infatti che stimola la produzione
di succhi gastrici protettivi come la capsaicina, che protegge
la mucosa dello stomaco dagli acidi e dall'alcool che causano
l'ulcera.
Vitamine infuocate. Aumentare il consumo di peperoncino può
servire a rafforzare gli strumenti che ognuno di noi ha a disposizione
contro l'invecchiamento, perché si tratta di una buona
fonte di vitamina C e betacarotene (poi trasformato in vitamina
A dall'organismo). Questi antiossidanti contribuiscono a proteggere
il corpo neutralizzando i radicali liberi, cioè le pericolose
molecole di ossigeno che si accumulano spontaneamente e danneggiano
le cellule. Secondo gli esperti aumentando l'apporto di vitamine
antiossidanti è possibile prevenire quei danni che possono
degenerare in tumori, cardiopatie, ictus, oltre che problemi quali
l'artrite e l'abbassamento delle difese immunitarie. Un peperoncino
contiene fino a 3 mg di betacarotene, quasi 5000 unità
internazionali di vitamina A, pari al 100% del fabbisogno giornaliero
e oltre 100 mg. di vitamina C, pari a quasi il doppio del fabbisogno
giornaliero.
QUALCHE SUGGERIMENTO
Imparare ad apprezzarli crudi. Soprattutto se vi interessa utilizzare
le vitamine, mentre per la decongestione delle vie respiratorie,
si può tranquillamente cuocere.
Non dimenticate la pellicina, è proprio in essa che si
concentra la capsaicina.
Conservate la polvere al fresco, al riparo della luce, perché
a temperatura ambiente perde il betacarotene. Si consiglia di
comprare peperoncini interi e macinarli via via che occorrono.
Ricettario
PAPPARDELLE AL CINGHIALE (ricetta di Anna Bravi)
Si può calcolare mezzo Kg di carne di cinghiale tritata
o tagliata a pezzetti per circa 10 persone. Si sceglie polpa magra
e vi si aggiungono un pezzo di milza, macinata, sempre del cinghiale
e di fegato, pure macinato.Si versano in un tegame un po' d'olio,
una noce di burro e tutti gli odori: salvia, rosmarino, capperi,
aglio, sedano, carota, prezzemolo, alloro. E si lascia rosolare.
Poi si aggiunge il cinghiale a pezzetti, con la milza e il fegato
e si va avanti a fuoco basso. Si versa pure un po' di vino rosso.
Dieci minuti per farlo svaporare, e tocca al pomodoro. Circa 2
Kg di pelati. E si procede fino ad ultimare la cottura. Un'ora
e mezzo in tutto.
In altro recipiente, intanto, si saranno fatte cuocere, al dente,
le pappardelle. Appena scolate, ci si versa sopra la carne tritata
o tagliuzzata. Amalgamare e ripassare al fuoco tutto insieme,
per pochi secondi. Versate nei piatti e aggiungere pecorino e
parmigiano.