COTOLETTA AL TARTUFO D’ALBA
Dada
Ingredienti per 4 persone
- 2 uova
- 4 cotolette di vitello
- 2 pugni di pangrattato
- 1 tartufo d’Alba
- 30 gr di burro
- 100 gr di fontina dolce
- 50 gr di parmigiano grattugiato
- Olio per friggere
- Sale e pepe
Preparazione:
- Sbattete le uova aggiungendo un pizzico di sale e pepe e il parmigiano. Passate le cotolette nell’uovo sbattuto, poi nel pangrattato e friggetelo in olio ben caldo.
- Quindi ponete a scolare l’unto in eccesso su un foglio di carta da cucina.
- Disponete le cotolette in una teglia da forno unta col burro, ricoprite la superficie di ogni cotoletta con sottili lamelle di tartufo, poi mettete su ognuna alcune sottili fettine di fontina.
- Mettete la teglia in forno caldo a 180° per 10 minuti, il tempo necessario per far fondere il formaggio e servite subito.
Rimedi della nonna
Acqua di colonia
Piccola curiosità storica. Non sono del tutto chiare le vicende che legano Giovanni Paolo Feminis e Giovanni Maria Farina riguardo all’invenzione dell’acqua di colonia, profumo tuttora molto appressato. Il primo era un mercante piemontese che alla fine del ‘600 conduceva la sua attività nella valle del Reno presso la città di Colonia, il quale, si dice, vendesse tra le sue mercanzie, un’acqua mirabilis (acqua delle meraviglie) fatta con vino distillato, oli essenziali di bergamotto, lavanda e rosmarino. Feminis affermava di aver acquisito la ricetta segreta della sua colonia da un monaco.. La vendeva in particolare come panacea per il mal di stomaco e le gengive sanguinanti. Di certo l’acqua mirabilis gli diede fama, ma fu un suo parente, Giovanni Maria Farina (la madre del Feminis sarebbe stata cugina di una nonna di Farina), che intorno alla prima metà del ‘700, gestì la commercializzazione dell’Acqua di Colonia e la sua diffusione.
Acqua di crusca. Fate bollire 5 – 10 minuti della crusca in acqua (una manciata per mezzo litro) e poi filtrate con una garza o con un setaccio l’acqua ottenuta sarà lattiginosa. Utilissima per la pulizia di superfici in legno; è ottima per rinfrescare la pelle. Un tempo le mamme la usavano per fare il bagnetto ai neonati, ma io la consiglio anche per i vostri bagni rilassanti, perché è nutriente ed ammorbidente, lenirà pruriti, rinfrescherà infiammazioni e scottature solari.
Acquario. Accade frequentemente, nel corso della vita, di acquistare o ricevere in regalo un pesce rosso da tenere in casa. Per quanto i vasi sferici siano esteticamente gradevoli, secondo il parere di molti, il pesciolino si troverebbe più a suo agio in una vasca rettangolare. Se decidete di acquistare un acquario più sofisticato, vi consiglio di predisporre l’ambiente in maniera adeguata, almeno qualche giorno prima dell’introduzione dei pesci, così da ottenere le condizioni climatiche e di luce adatte alle diverse specie. Ogni soluzione finalizzata al miglioramento della vita dei pesci è consigliabile, come ad esempio l’uso di piccole pompe atte alla depurazione, aeratori ecc … Dovrete cambiare l’acqua più di rado negli acquari di grosse dimensioni (ad esempio un terzo ogni tre mesi). Potete anche utilizzare acqua minerale o acqua di rubinetto che abbia riposato per qualche giorno, l’importante è che controlliate bene la temperatura, per non alterare troppo bruscamente le condizioni climatiche dell’acquario e quindi dei suoi … abitanti con le pinne!