Torta tarantina di patate
Da “ Il talismano della felicità”, di Ada Boni, ed. Carlo Colombo
Ingredienti (Per 6 persone):
- 200 gr. di patate
- 100 gr. di farina
- sale – 100 gr- di mozzarella
- un pugno di parmigiano grattato
- pepe – origano – pomodoro – olio.
Procedimento:
Questa torta non dolce, economica e gustosa, può servire benissimo tanto come piatto a sé, quanto per accompagnare delle carni.
- Mettete a lessare 200 gr. di patate di qualità farinosa; quando saranno cotte, sbucciatele e infrangetele sulla tavola facendo assorbire loro 100 gr. di farina e un buon pizzico di sale.
- Stendete questa pasta sulla placca da forno o in una tortiera piuttosto larga formandone uno strato di mezzo centimetro di spessore. La placca o la tortiera vanno leggermente unte con un po' di burro o olio o strutto.
- Spianato l'impasto, stendeteci un ettogrammo di mozzarella napoletana in dadini, un pugno di parmigiano grattato, un pizzico di pepe, una cucchiaiata di origano e, durante la stagione estiva, qualche filetto pomodoro fresco privato della pelle e dei semi.
- Su tutto sgocciolate un filo d'olio e infornate la torta in forno di calore piuttosto vivace, affinché possa ben colorirsi e diventare leggermente croccante.
- E', in sostanza, una variante della pizza alla napoletana, col vantaggio di una maggiore sollecitudine di esecuzione, non dovendosi procedere alla lievitatura.
- Le patate contenute nell'impasto conferiscono d'altra parte a questa torta un caratteristico sapore.
Rimedi della nonna
(da “Come fare se…” di Frate Indovino)
Acqua:
Presenza di calcare. Quando l’acqua del rubinetto risulta essere troppo ricca di calcare, non perdetevi d’animo: per ridurre i suoi effetti dannosi (ad esempio sui capelli e sul bucato) sarà sufficiente aggiungervi alcune gocce di succo di limone o aceto. Alcuni la fanno bollire per pochi minuti: una volta freddata, considerevole parte del calcare si depositerà sul fondo della pentola.
Sapore. L’acqua è incolore, inodore e insapore. Eppure niente come l’acqua disseta e non stanca mai. Per renderla superdissetante, aggiungervi alcune gocce di aceto. Per renderla più gradevole, aggiungetevi succo di limone o di menta, oppure immergere nel bicchiere delle rondelle di cetriolo.
Macchie di acqua (anche piovana) sulla lana. Ponete un panno umido sulla macchia e, con il ferro da stiro, asciugate fino a farla evaporare completamente.
Macchie di acqua (anche piovana) sulla seta. Si può usare lo stesso procedimento consigliato per la lana. Ma si può anche coprire la macchia con cremor di tartaro. Quando la polvere sarà asciutta, spazzolate bene. Se la macchia fosse già secca, inumiditela bene prima di agire.
Macchie di acqua (anche piovana) sul velluto di cotone. Se stirerete al rovescio il tessuto inumidito, la macchia evaporerà.
Macchie di acqua (anche piovana) sulla pelliccia. Passate sul capo una spazzola o una pezzuola umida.
Macchie di acqua (anche piovana) sulla pelle. Dovrete sfumare con il vapore oppure passare un panno umido, ma entrambe le operazioni dovranno essere fatte su tutto il capo.
Macchie di acqua (anche piovana) sul velluto di lino, velluto di seta e sul raso. Non c’è rimedio casalingo, affidatevi alla lavanderia.