La gloria futura. (Rm 8,18-30)
“Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi.
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto ; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo? Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.
Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati”.
Io penso che le sofferenze di cui parla S.Paolo sono davanti agli occhi di tutti. Tutti noi infatti vediamo ogni giorno come il Global Village sia percosso ed umiliato dalla natura, con terremoti, t-sunami, nigno, uragani, come se la terra non ne potesse più di sopportare i nostri esperimenti, né le emissioni nocive che finora erano rimaste contenute nel suo ventre. Tutto ciò sotto l'egida del PROGRESSO , per il quale ci possiamo permettere di distruggere immense risorse boschive benefiche, estrarre mari di petrolio che inquinano già al primo incagliamento della petroliera (= carretta del mare). Mi immagino le conseguenze delle sacche vuote lasciate libere dal petrolio estratto, e soggette a violenti ed improvvisi cedimenti che possono poi causare movimenti tellurici. Lo sfruttamento del minerale uranio che, sia a scopi benefici che bellici, produce ovunque devastazioni, malattie e morte. Le scorie prodotte sono pericolosissime per millenni e non c'è posto sicuro sulla terra che possa immagazzinarle in modo sicuro. A quante espolosioni di bombe atomiche e nucleari da parte di amici superpotenti, abbiamo assistito!. Una buona parte dell'industria chimica e petrolchimica in Italia è sotto accusa per la cattiva gestione dei fumi e dei materiali di risulta, ma dai giornali apprendiamo che i dirigenti fanno solo salti di carriera.Così vediamo posti magnifici vicino a Venezia, in Sicilia, in Sardegna etc. ridotti a luoghi in cui l'aria è irrespirabile, i mari contaminati, i frutti di mare “metallizzati” .E, crudeltà della sorte, questi prodotti del mare prolificano proprio nelle acque “riscaldate” dagli effluenti delle suddette industrie. Cosa dire delle polveri sottili da idrocarburi che stanno sommergendo le nostre città? E dei fumi di scarico delle nostre auto / moto vetture ad altezza dei passeggini dei nostri cari figlioli e/o nipotini? E delle radiazioni elettromagnetiche che stanno abbracciandoci in una morsa letale?
Pensiamo solo al fatto che un normale telefono cellulare, all'atto della ricerca di un numero di telefono da chiamare, emette una potenza radiante con campi elettromagnetici di circa 30 Volt/ metro, superiore di ben 5 volte il limite massimo stabilito dalle attuali norme internazionali; e questo avviene a pochi centimetri dal nostro cervello! “Ma noi, cosa possiamo fare?” rispondono i nostri responsabili:” questo è il progresso e, in suo nome, dobbiamo pur sacrificare qualcosa! Anche perché voi siete i primi a non voler rinunciare all'uso delle macchine, all'energia elettrica, al cellulare. Pertanto occorrerà sempre più energia …” Speriamo solo che sarà incrementata l'energia più pulita, eolica, radiante del sole, meccanica dalle maree, fusione nucleare, idrogeno …etc Come dice Paolo: Vi è però una speranza: anche l'universo sarà liberato dal potere della corruzione per partecipare alla libertà dei figli di Dio . Sergio