ASCENSIONE di Fernando Pessoa Ortonimo
Quanto più scendo in me stesso
Più salgo verso Dio …
Seduto al focolare della vita, mi parve freddo,
ma tanta fu la fede nei miei sogni
che un fiume ardente
di puro comprendere e alto Amore,
di fiamma spirituale e interiore
infuse nuova luce al mio straniato sguardo
e alle mie guance colore …
E questa fede, questa livida allegria
Con cui, l’anima in ginocchio, credo e adoro,
e la mia ombra stessa che mi guida
verso un fine che io ignoro …
Perché Dio fece di me il suo altare
Quando Egli mi nacque come io sono,
se alla mia anima rivolgo un quasi sguardo
non mi vedo dove sono.
Io ho Dio in me … In Dio esisto
Quando crede, accieca e lo incontra,
la mia fede calma
Maria Vergine ha concepito un Cristo
Dentro la mia anima …
Anima fredda di Altezza, che i suoi cieli
Dentro me stessa trova … per se stessa
Morta in Dio … E cos’è Dio, ed esiste?
Ma cosa importa?
LA VOCE DEL CUORE
Gribaudi
Quadno tutto sembra crollare
Intorno a te In te,
quando la fede vacilla,
quando il tuo amore per il prossimo
ti pare inesistente,
quando non riesci più a lodare Dio,
sappi che proprio in quel preciso istante,
Egli agisce
Smascherando la tua falsa fede,
il tuo falso amore,
mostrando l’ipocrisia delle tue lodi.
La fede è un dono di Dio.
In virtù della Sua fede, tu puoi credere.
In virtù della Sua grazia, tu puoi rendergli grazia.
In virtù del Suo amore, tu puoi amare.
Devi abbandonare tutto
Per ottenere tutto.
Per liberarti dalle tue catene,
talvolta devo fartene
sentire il peso.
Io ti darò un cuore nuovo,
spogliato
da ciò che non è
veramente te,
figlio Mio amatissimo.
Ancora una volta,
te lo ripeto,
vieni a Me
come un bimbo.
Affidami tutto il tuo essere.
Così tu potrai essere.
LUCE SAPIENTE
By DDR “Sotto la luce”
Non c’è tristezza più buia
che non possa essere vinta dalla luce.
Quell’immagine di noi
cupa, piccola, travolta dalla vita
che un giorno all’improvviso
si ferma a riflettere
dentro uno specchio:
La luce la tocca,
e l’infrange con la sua bellezza!
Quel cuscino bagnato dalle lacrime
Di una notte amara
In cui pensi e ti tormenti
per l’amore che non ti ha dato:
la luce lo tocca e lo scalda col suo calore!
Quell’angolo di cielo costruito
con i sogni e le speranze
spazzato via dalla burrasca:
la luce lo tocca e la nuvola più nera
viene irradiata con la sua presenza!
Ogni tristezza cede così il passo alla luce,
sconfitta sempre,
dalla sua sapienza di trovare gli uomini.
LA DOMUS AUREA Vincenzo Gatti da
“Roma romanesca turistica e panoramica”
Eppoi … “tornati a riveder le stelle”
Salimo er Colle Oppio che … c’inghiotte
Come le sabbie mobili, tra quelle
Buche anniscoste e le profonne grotte.
Si te preme la vita, co’ la pelle,
evita de venicce quann’è notte:
qui ce stanno l’insidie più ribbelle …
potressi annà a finì tra le marmotte!
Per cui giramo a largo fino in cima,
pe’ ritrovasse su la stessa strada
che avemo già percorso poco prima.
Dall’Esquilino annamo ar Quirinale
dove cammineremo, si t’aggrada,
senza paure e senza fasse male …