Tu ci ami per primo
(Soren kierkegaard)
O Dio nostro Padre,
tu ci hai amato per primo!
Signore, noi parliamo di te
come se ci avessi amato per primo
in passato, una sola volta.
Non è così: tu ci ami per primo, sempre,
tu ci ami continuamente,
giorno dopo giorno, per tutta la vita.
Quando al mattino mi sveglio
e innalzo a te il mio spirito,
Signore, Dio mio,
tu sei il primo,
tu mi ami sempre per primo.
E sempre così:
tu ci ami per primo
non una sola volta,
ma ogni giorno, sempre.
L’autore della poesia è Gualtiero Giovando, nato nel 1947. Svolge l’attività di ricercatore ed opera nel settore dell’ecologia applicata. Ha al suo attivo numerosi brevetto tecnologici e Know-how volti ad eliminare tossici di cieli di produzione industriale ed a risolvere problemi energetici. Tiene corsi di “metodologia della ricerca” e “creatività applicata”. E’ padre e nonno. E’ convinto che la vita è ricerca e per affrontarla in modo costruttivo occorre non solo un approccio razionale, ma anche morale ed emozionale. E’ altresì convinto che bisogna essere animati da genuini sentimenti di amore universale che si apprendono specialmente in giovane età”
Dal suo libro “Cercando l’infinito” (quarta di copertina)
Ringrazio, anche a nome di Sr. Rifugio il mio amico Gualtiero, che ha concesso di pubblicare alcune sue poesie su “L’Incontro”. Dada
Parole
Gualtiero Giovando
Parole, parole!
Vane parole!
È tutto un affanno,
ma cosa mai cerco?
Problemi, paure,
sciocchezze;
tremo e balbetto,
ma intanto io vivo.
Amore? Dolore?
Cerco me stesso?
Son solo parole!
Cosa mai voglio?
Tristezza? Son solo,
m’annoio?
Son solo parole!
Mento e diffido.
Eppure io cerco
Perché non trovo
in te il mio riposo
meraviglioso Tormento?
E son solo parole!
Eppure sei il mio Dio!
Castel Sant’Angelo
da “Roma romantica, turistica e Panoramica” di Vincenzo Galli
Te piacerebbe attraversà er passaggio
che unisce er Vaticano co’ Castello?
cor traffico de oggi, armeno quello
te fa sentì sicuro lungo er viaggio..
Ar tempo de li papi fu un vantaggio,
perché ‘sta via segreta era un tranello,
un corridoio fatto a ponticello
adatto pe’ le fughe e lo spionaggio …
Da Tomba, fatta pe’ Adriano, è stato
trasformato in castello fortilizzio,
eppoi in priggione, e reggia der papato.
L’Angelo alato, in piedi su la mole,
rinfodera la spada co’ giudizzio,
borbottanno: “Sarà quer che Dio vole!”
Preghiera
Maria Grazia Zagaria.
Potenza d’Amore,
Luce nel buio,
Bene dell’Anima,
Porto sicuro.
Padre Divino,
colma del Tuo alito
i cuori deserti di te;
Volgi a noi
il Tuo sguardo pietoso.
Dà forza
a chi non sa piangere,
a chi
non grida il suo dolore.
Speranza di Vita,
donaci pace,
Tieni per mano
il vagabondo senza mèta.
Di Te, Spirito soave,
portiamo nei cuori l’impronta.
A Te chiediamo Misericordia,
il dono di Carità,
dell’Accoglienza
ed il calore
del Tuo abbraccio Amorevole.