Va o nun va?... da “Roma
romantica, turistica e Panoramica” di Vincenzo Galli
Con quella prua puntata verso er mare
pare pronta a partì, ma sta incajata
tra le grinfie de fiume incastonata
com’una perla tra le perle rare!...
In certe notti che la luna appare
pe’ spruzzalla de biacca immacolata,
mentre la guardi tutta inargentata,
te pare che se cunnola, te pare…
Da quanno s’è incajata, da quer giorno
la brezza increspa l’acqua che l’ammanta
con rifressi brillanti tutt’intorno…
Lunga trecento metri, e larga ottanta,
non è come le navi d’oggigiorno:
questa sfida li secoli e t’incanta!...
Nonsolosabato da “Incompiutaggini” di Dominick Ferrante
Strada.
Lunga. Imponente. Vuota.
Veloce apripista di sogni metallizzati,
sciolti al sole perfino ghiacciato all’alba.
Ma nessuno ci pensa.
- Mi sfidi? Giochiamo –
Luci artificiali scorrono svelte sui vetri;
incitano il volto: protagonista anonimo.
Puro artificio di incastri,
quello che resta.
Tutto ciò che ho Manuela
Tutto ciò che ho
e ciò che Tu sei in me.
Tutto il resto
è polvere e sassi
dietro i miei passi.
Soffi il vento soffi
e porti via con sé
questi ciottoli di sale.
Tu, mio mantello di seta
e mia corazza.
Io, stelo d’erba
e masso di torrente.
Tu, mia luce,
mia forza, mia costanza.
Io, fiocco di buio
che in Te solo ha iniziato a respirare.
Il bambino assassinato
da “Posso giocare” di Margherita Faustini
Immutata la stanza
la federa ancora gualcita
dal sonno e dai sogni.
Passerotto implume
quel giorno ha seguito la promessa
di una corsa sui prati.
Dalle case alla campagna
quanti sguardi
sulla lunga passeggiata:
nessuno sa, nessuno dice.
Nella chiesa fiori
e singhiozzi fra i fiori:
nemmeno una parola rivelatrice.
Il mondo continua il suo corso
invece d’arrestarsi sgomento
sull’ora del delitto.
Nella brezza mattinale
sul mare senza sussulti
la sua barchetta a vela
s’inoltra sola.