Cara Dada, mi dici che, essendoti assunta l'incarico di redigere sul giornalino la pagina dedicata alla poesia, desideri avvalerti di alcune mie “creazioni”. Voglio aiutarti in questo compito dandoti i criteri che fino ad ora mi hanno spinto a scrivere; quattro sono i filoni principali fonte d'ispirazione:
- la natura, mi guardo intorno e scrivo spinta dall'ammirazione di quanto mi circonda nella mutevolezza del tempo e delle stagioini;
- i sentimenti: primo e costante il mio amore per Egidio con il quale, con pazienza e determinazione, costruiamo il nostro matrimonio, il dolore per la morte di mio figlio Leonardo che continua sempre ad affacciarsi, ma anche il dolore per il male del mondo che purtroppo è continua fonte di ispirazione;
- la mia filosofia di vita che mi impone di non lasciarmi trascinare dagli avvenimenti ma di assumerli per operare per il Regno di Dio e di gustarne per quanto possibile;
- le pagine del Vangelo ascoltate e i fatti contingenti.
Con questo spero di averti fatto un quadro per te sufficientemente utile. Ti abbraccio. Mariella
Al canto mattutino degli uccelli Mariella Teti Bracciano 8/7/05
Al canto mattutino degli uccelli
risponde il vento e fa stormir le fronde,
un canto nuovo, un coro di armonie
inneggia allegro al sorgere del giorno.
Mattutino Mariella Teti Collevalenza 8/577/05
Al primo lucore,
timido, s'ode un trillo,
timoroso di svegliare il silenzio.
Prendono forza altri canti
altri richiami,
al fine è tutto un inno.
Il creato innalza
la sua preghiera mattutina.
Autunno Mariella Teti Roma 20/11/2000
Lente le sue movenze
come di ballerina,
al fremito del vento
l'acero si dispoglia,
muto lasciando a terra
delle sue vesti il giallo,
tappeto troppo bello
al frettoloso passo
Colori d'autunno Mariella Teti Roma 8/12/03
Indossano i boschi
un raro mantello
di ruggine e d'oro,
a tratti,
macchiato di rosso.
Tra i fiocchi di nebbia
riluce la foglia
d'un verde più cupo;
spruzzate di neve
regalano intorno
presagi d'inverno.
E Ti vengo a cercare (Ciro Abate 4.8.2005)
Sento campane
di una festa
consumata
un profumo delicato
che ancora non so fiutare
e....non so spiegare.
Carezzo i tuoi capelli
sciolti al vento
e m'inebrio di speranze.
È inutile parlare
…dammi un bacio.
Ti proteggerò.
Un Mistico
arrivato da lontano
è sempre lì
sotto i portici
di un tempio
che non c'è.
Il suo Silenzio
mi ha travolto
come un uragano
e non so ricompormi.
Al momento non so che fare.
E Ti vengo a cercare.
L'uragano in Luisiana Dada Prunotto 2/9/05
Sferza letale
l'ondata di morte
trafigge nel cuore NeW Orleans
tutta l'umana paura
pare scontrarsi nell'urto
Così una sera d'estate
anche il tramonto
veste un turbante di assurdo dolore
e consegna alla sera
larghe chiazze di rosso sanguigno
E il giorno ancora una volta
si spegne a New Orleans
Un cerchio di cupo terrore
stringe di stupri, di bare
di pianti, di azzardi
gli sluns e la notte
a New Orleans
Ma tu cerca nel jazz
che ti ha resa famosa
ancora quanlche song seducente
e improvvisa ti prego
un canto di lutto per te
Mia povera cara vecchia New Orleans!
A mia madre di Dominick Ferrante
Un fiore muore nella nebbia serale.
Un fiore muore spezzato dal vento,
stroncato da chi è indifferente al suo pianto,
ghiacciato dal freddo, stanco del gelo.
Un fiore muore in silenzio.
Il suo stelo è in ginocchio,
bagnato dal sangue di bimbi già vecchi,
piegato dal tempo che frusta passando,
stancato dal peso dei petali grigi.
Un fiore muore e rimpiange la vita.
Muore piangendo ciò che ha perso per sempre,
muore piangendo ciò che mai e poi mai potrà avere.
Piange,
e le lacrime sono anche del cielo.
Un fiore muore affogato nella nebbia.
Lo stelo chino ormai è disteso,
e nessuno disturba la sua dolce quiete….
Nota: Dominick è morto il 15 agosto 2005, a Ostia, travolto da un'onda anomala.
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