Tomba de Cecilia Metella da “Roma
romantica, turistica e Panoramica” di Vincenzo Galli
La tomba de Cecilia, ardita e bella,
circondata da ruderi e da ortica,
fa da scenario su ‘sta zona antica
che ce ricorda er nome de Metella.
Fu costruita lì, de sentinella,
come ornamento de la strada amica,
piena de storia semprice, pudica.
E nessuno l’intacca e la scancella…
E’ la méta de gente che cià sete
de fede e luce, com’er pellegrino
che vié a cercà la pace, co’ la quiete.
Fu méta dell’Apostoli de Cristo:
quelli stessi inviati dar Divino
pe’ un verbo nòvo sur costume tristo!...
Morte da “Incompiutaggini” di Dominick Ferrante
Come quando sarà passato troppo tempo
quando tutto sarà coperto dal vento
e il suo sibilo sarà più forte della mia voce,
quando la luce sarà più opaca del cielo di ottobre
e il mare urlerà soffocato dal piombo delle nuvole,
il vuoto silenzio degli altri ancora più assordante,
e il sangue di un bimbo brucia più delle sue lacrime,
così.
I miei occhi guarderanno.
Per non dimenticare
quell’ultimo da me voluto torpore.
Cosa racconto Elena Salvatori (la mamma di Dominick)
Cosa racconto,
ora,che son trascorse tante lune,
a quei gradini
che aspettan sempre
quel calpestio che non ritorna?
Presagio di una triste attesa,
quei tuoi passi
che non menan ombra!
Come formiche, loro
hanno serbato in petto
l'impronta del sorriso
e le carezze di quell'orma
per quando li schiaffeggia
il vento, o la pioggia
sbiadisce quel ricordo.
Ma poi, io, adesso,
cosa racconto
dei miei passi così pesanti
che quando passo,
quasi quasi li calpesto?
Tu sei come il mare da “La rosa e la spina” di Caterina Carribo Siri
Tu sei come il mare
E del mare hai il respiro.
Sei profondo e tenace,
sei la quiete e il tormento.
Come onda di carne
Le tue mani salmastre
Mi accarezzano il viso.
Se ti sfiora un pensiero
Hai un brivido d’ombra
Che t’incrina il sorriso.
Sei l’aurora e il tramonto,
l’innocenza perduta,
la parola non detta,
il silenzio del cuore.
Oscurità da “In cammino per la vita”
di Rosetta Maida
Tutto tace. E’ notte fonda.
Solo una donna in preda a mille pensieri,
cerca l’agognato riposo, ma invano…
Solitudine, per quanto ancora durerà?
La notte pare un’eternità.
I miei occhi sbarrati stentano a chiudersi:
come sarebbe bello se la quiete di questa
notte d’estate,
conciliasse il sonno,
riappacificando la mia anima.
Intanto penso: “Domani un altro giorno, si vedrà!”
E così mi addormento,
sognando un domani diverso, migliore!
Salmo 1 da “I Salmi” nella versione poetica di
Davide Rondoni
Lieto l’uomo,
che non va dietro al consiglio
dell’empio.
che non sta
sulla via battuta dai peccatori,
e non siede tra quelli
che ridono sempre.
Ma considera meglio
La legge del Signore,
e l’alleanza che medita
lungo il giorno
e dentro la notte.
Sarà come un albero
piantato vicino al corso
dell’acqua,
ad ogni stagione
porge il suo frutto
e non perderà mai le sue foglie.
Ogni cosa che fa
in bene si compie.
Non così per l’empio,
non così, ma come polvere
rapita dal vento…