La banda Dada Prunotto
Passa la banda
Triste e allegra
mentre le nuvole
riflettono sui vetri
delle case
e si portano via
rapide
la chiesa del paese
e anche il campanile
Io oggi mi ritrovo
bambina
guardare la banda
che se ne va
e correre a seguirla
come allora
per entrare poi
in cortili sconosciuti
a piangere la vita.
La banda se ne va
antica e ritmica
e la bimba guarda
sui vetri delle case
le nuvole correre
e portarsi via
la chiesa del paese
le case
e anche il campanile.
Riflessi nella notte Dada Prunotto
Vola come un angelo
dalle ali di ferro
la mia automobile
sull'asfalto nero
Come un multiplo di Warhol
dipingo a pennellate rapide
i pensieri
che muovono sul viso
al ritmo di idee variegate
Bagliori di rosso
e fremito di chitarre
escono dal ventre dell'angelo
e pulsano come un grande cuore
ferito da un tragico tango.
Il buio spinge nella notte
e la vita fugge
nei riflessi del parabrise
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Commento alla poesia “Riflessi nella notte”
Andy Warhol è un notissimo artista della Pop Art americana del secolo scorso, morto ancor giovane. Famosi sono i suoi “multipli” e, fra questi, sono particolarmente conosciuti i ritratti di Marylin Monroe. Pur essendo fotografie statiche in un'unica posa, esse acquistano dinamismo attraverso alcune pennellate di colori primari, che l'artista lascia sul viso dell'attrice. Ogni foto presenta pennellate diverse. Questo modo di “muovere” un'immagine ferma mi fa pensare a quando viaggio in macchina. Anche il mio viso è fermo: mentre guido guardo davanti a me e, se è notte, non vengo neppure distratta dal paesaggio che sarà ai lati della strada. Ma l'auto che mi conduce muove, così come i miei pensieri sono dinamici, dunque la mia “staticità” è solo apparente,
Altre auto incrociano la mia, altre presenze nella notte lasciano traccia della loro vita, riflettendo il loro passaggio sui vetri della mia automobile e sul mio viso, proprio come fossero pennellate su un multiplo di Warhol. Intanto dall'interno dell'auto, la radio diffonde un tango che, per sua natura, è drammatico e trasmette anche lui altre emozioni. Dada.
Quest'anno (Dominick Ferrante “Poesie” 1° Percorso)
Ho visto gente camminare per strada.
Gli ho visti:
tronchi senza radici, senza volto.
Ho visto quel fango, tutto quel fango.
Ho udito gli spari dentro la Chiesa.
Ho udito le urla, tanta speranza, ma ora niente.
Ho visto i popoli darsi la mano
Capire solo ora…
(ma) quanto tempo è passato(?)
ho ascoltato parlare i capi di stato,
li ho visti decisi, in piedi, uccisi.
Ho sentito chi in piazza ha alzato la voce
ha alzato le mani, ho alzato la testa.
Ho visto bandiere bagnate di sangue.
ho visto macerie
dove nasce e muore la fede.
Ho visto le braccia di tanti colori
scaldarsi cantando tenendosi in cerchio,
le braccia di un solo colore
gelarsi sparando da dietro un viso
senza tremare.