Le strade consolari Vincenzo Galli
Da Roma romanesca turistica e panoramica
Ed. Rugantino e Calandrino
A le Porte de Roma ce s’imbocca
partendo da ogni punto cardinale:
de strade ce ne so’ una filastrocca,
ognuna in direzione disuguale.
L’Aurelia vié dar Norde indove fiocca;
La Cassia e la Flaminia, talecquale;
Casilina e Salaria, ognuna tocca
tutta la parte destra trasversale…
L’Appia parte da Brindisi, diretta,
come l’hanno voluta le Leggioni:
spaziosa e dritta come una saetta…
Ereno li sordati a entrà in caverna;
passanno da la daga a li picconi…
Apposta senti dì che Roma è eterna!
Pensiero dominante Dada Prunotto,
da “Tango per il mio gatto”
La notte avvolge il mio dolore
Quieta la luna
Riflette nei miei occhi
Il crepitio del legno acceso
Sprofonda nell’anima
Il cuore piange
Si fa giorno intanto
E la vita assopisce
Il pensiero dominante
Gli eventi scivolano via
Solitari
Sulla piazza urla di ragazzi
Gridano una pena acerba
Loro non sanno
E a me torna il dolore
Allo specchio Dominick Ferrante
da “Incompiutaggini
Incontri
Fugaci e eterni.
Diversi modelli,
uno solo lo stile
legato al cospetto dello stato.
Del momento.
Della storia che si vive
nella filosofia di quell’attimo.
Fugge. Imbarazza lo sguardo cristallino.
Chi sei?
(Io) mi abbasso (perché) non lo so,
Non so. E ti rende più grande.
Seppellisco me stesso,
l’idea di me stesso.
Paura che gli occhi ti dicano tutto
paura che esca… -no -!
gridando tradito da un nuovo viso.
Lucas Dada -2008-
La vita di notte
è di Lucas
che scrive sui muri
di Roma.
La vita di giorno
è un racconto
che Lucas ci firma
di notte.
E Lucas racconta
e trasforma la vita.
Racconta le opere d’arte
Racconta le sporche parole
Le sporche parole imbrattate.
E Lucas si firma
Sui muri nerastri di Roma.
Sei Lucas sui muri
Perché dire altre parole?
Cammina cammina
Ragazzo:
i muri di Roma son tanti!
Bisogna firmare il racconto
Bisogna firmare la vita.
La vita di giorno di Lucas
La vita di notte di Lucas.
Un dialogo di Trilussa sulla Fede
Credo in Dio Padre Onnipotente
Ma!
Ciai qualche dubbio?
Tiettelo pe’ te.
LA FEDE E’ BELLA
senza li chissà,
senza li come
e senza li perché!