Verso l'infinito Ciro Abate 08/03/2004
Cieli di sere
infrante
non più pace
solo guerra:
sentimenti inariditi
e volti smarriti
da trasformare
in nettare
di Presenza.
Mi nutro di dilemmi
(che fortunato!)
e auguro al mio
e al tuo volto stanco
ancora attrito
sempre di più,
amico mio.
Un sorriso
un conforto
rimette in carreggiata
il viandante.
In fondo quanto poco
ci sostiene!
Ma se penso
al mio sonno
e al tuo
che ci sovrasta
e non perdona
mi rattristo.
Un lottare
spietato.
Cerchiamo Cristo
dove non lo troveremo
mai!
Maestro Ciro Abate 18/03/04
Riflesso di vento.
Suona
una campana
sudata di preghiera.
Che cosa succede?
Solitari rumori.
Oh, Signore
ungimi
di perdono!
Falsi sacerdoti
parlano
di un'Alba
che non conoscono.
La luna
vestita
di canti.
Nessuno dorme!
Calvario Ciro Abate
Sì vedo.
Che cosa accadrebbe?
Li ho visti scomparire
piangendo
e cantando.
Un vento
che porta
vespe annegate.
L'Amore
da un solo volto
impassibile
di pietra.
Tre gocce d'inchiostro:
un Dio
e due ladroni.
Resurrezioni Ciro Abate 29/03/2004
Una folla di lamenti
ignora il mistero
e sputa tulipani
fra brividi di cristallo.
Tinge d'azzurro
vecchie luci:
una bocca d'echi
una maschera morta.
Verranno resurrezioni
piaghe accese
i sogni di un tempo
e sul viso appassito
tumulti di guerra.
Un cielo di pioggia
su alberi di sangue.
Sogno ricorrente Iolanda Lo Monte
Sempre, tu mamma,
dai capelli bianchi
e dai luminosi occhi verdi,
mi stai davanti
con il tuo dolce ovale
e il corpicino minuto e grazioso.
Rivedo il tuo dolce sorriso
là dove c'è un quieto giardino,
dove tu, madre, mi hai cullato.
Rivedo quella grande nicchia
al centro della nostra casa,
che ospitava la stupenda Madonnina.
Quante grazie chiedevi
e quante ne ottenevi,
mia dolce mammina!
Ora
tanto tempo è passato,
ma questo sogno
mi porta sempre lì con te,
dove tu mi hai cullato.