Toccame ‘o core
Maria Grazia Zagaria.
Toccame ‘o Core
Famme ‘ncantà,
portame ‘na rosa rossa,
chella senza spine
cu ‘e fronne avvellutate
e ‘nu profumo gentile.
Toccame ‘o Coreùe sott’a luna
D’o cielo de maggio,
nun dicere niente,
damme ‘nu vase
e famme sunnà.
Casone 6
Dominick Ferrante “Poesie”
Sul diario di Nicola
Si clonano giorni di stagno.
“mi ho alzato alle sette, ho fatto la barba,
mi sono cambiato, sono scieso a fare colazione,
ho fumato una sigaretta, sono uscito, a mezzogiorno
ho fatto il pranzo, dopo hjo dormito un poco…”
Qualcosa
Intrappolato in inchiostro storto, qualcosa
Di marmo nascosto nella cava,
che non vuole uscire, che non sa di poter
volere… c’è fra le righe.
Qualcosa mi scvuote, e viene da dentro e
Da questo diario.
Anche oggi si è svegliato alle sette,
e stasera si è seduto al tavolo
davanti al foglio
a compilare la sua assenza.
Er capo della Chiesa da “Roma romantica, turistica e Panoramica” di Vincenzo Galli
Er fatto de la folla ancora dura:
la domenica verso mezzogiorno
‘sta piazza se riempie com’un forno
e a vorte puro fàri de misura.
Va lì a osannà la candida figura
der Santo Padre, che quann’è quer giorno,
da la finestra, gira l’occhi attorno
pe’ abraccià co’ lo sguardo ogni creatura!
A l’ora de l’Angelus arza la mano
pe’ benedì presenti e non presenti:
ché ce comprenne tutto er monno sano.
La parola è pe’ tutti: se compiace
de rinnovà l’inviti convincenti
d’amor fraterno, comprensione e pace!...
Segui la stella
Da “Costruttori di pace” Mariella Teti
Lascia che il vento trascini le foglie
Inconsapevoli, senza una meta,
l’utile vita conduci al suo fine:
segui la stella!
Adesso tocca a memore è…
Pietro Lombardo
Mio Dio, spesso recrimino
sulle cose della vita
e una domanda sale impetuosa su tutte:
perché tanto male sulla terra?
Non sei forse Tu il Dio della Creazione,
il Padre onnipotente, l’Alfa e l’Omega?
Non sei forse Tu il Dio della Vita e dell’Amore?
C’è qualcosa che non quadra:
vedo troppa ingiustizia e Tu
non sei il Dio della Giustizia?
Circolano troppe menzogne
e Tu non sei il Dio della Verità?
Ci sono tante ombre e
Tu non sei il Dio della Luce?
E allora…, perché tanto male sulla terra?
Perché Tu non intervieni
con la tua gloriosa potenza,
affinché tutto questo male venga estirpato
e bruciato una volta per tutte?
Ma ecco la sconvolgente risposta:
“Se il chicco di frumento non muore,
non porta frutto”.
Ora ho compreso:
tocca a me fare la mia parte,
perché Tu ci hai donato la libertà
e il privilegio di essere, al tuo pari,
creatori di vita, di giustizia, di verità e di luce.
Da oggi non ti chiederò più, o mio Dio,
il perché di tanto male sulla terra,
ma di darmi la forza
di sostenere la mia parte
nel grande quadro della Creazione.
E per compiere quest’opera ti domando
di darmi le matite del cuore,
con cui poter dipingere di vivi colori
questo angolo di tempo e di spazio
in cui Tu mi hai chiamato.
Grazie, Signore,
perché ora so che adesso tocca a me
morire affinché la mia vita porti frutto,
e che in questo lento morire
Tu sei sempre più vivo in me.
Amare è conoscere,
nascere con,
prendere con sé,
compatire,
consentire,
comunicare
,costruire.
E’ piangere con chi piange,
cantare con chi canta,
dividere i suoi interessi,
fare una cosa sola con il cuore,
con lo spirito e con le forze.
L’amore è comunione,
dono di ciò che siamo,
di ciò che abbiamo.
Quel che ci unisce maggiormente
è il bisogno, il dono,
soprattutto il dono di sé.
Dio ci ama,
nelle misure in cui abbiamo bisogno di Lui.
Ci ama a causa della nostra sofferenza,
della nostra povertà,
della nostra fame e sete di Lui,
della nostra ansia del meglio.
Il vero amore vuole il bene
della persona amata:
per questo il perdono
essendo disinteressato,
è la forma più completa
perfetta dell’amore.