A mia madre da “Poesie” di Dominick Ferrante
Dicono che a Burges
donne insuperabili usavano
accordar strumenti di ricamo
con settecento fili.
Ma se tendo o lascio uscir
l’orecchio dalla stanza
si ipnotizza languido
al suono concertato di mia madre.
Di qui, che non la vedo,
si figura lei, (due sedie e un tombolo)
china artefice di intensi
gesti minuziosi,
dolci intrecci luminosi.
Un armonioso scalpitar di zoccoli
di trenta fusilli lesto investe
il magro grigior al pomeriggio
carezza lieve mura spente,
il suo sguardo intento,
sorridente.
Nell’arco di luce Elena Salvatori
(la mamma di Dominick)
Nell'arco di luce
di un tramonto sul mare
ti ho visto volare
Era un sogno,
un procedere rarefatto
di istanti immersi in sensi.
A colori, o forse no,
forse a bande bianche e nere.
Sognavo, sognavo te,
sospesa in te
in sospensione altalenante
su gocce di luce
al tramonto. Forse.
Forse non era un sogno,
forse era un attimo di tempo
scivolato sul ciglio
di un risveglio bagnato
senza memoria
senza fiato.
Poi, le lacrime
non hanno voce
per raccontare
di un tramonto sul mare.
Porta San Sebastiano da “Roma
romantica, turistica e Panoramica” di Vincenzo Galli
Oppuro Porta Appia, ch’è più esatto
accusì se chiamava anticamente.
Qui te devi segnà cristianamente
chè questa ce ricorda più d’un fatto.
Oltrepassata già senti er contatto
d’un misticismo forte e prepotente:
qui ce veniva er popolo credente,
perseguitato e sempre soddisfatto…
Le pietre de ‘sta porta ardimentosa,
co’ li cipressi attorno, cianno impresso
l’eco d’una battaja silenziosa…
Nelle nottate quiete ce rimbomba
ancora er canto angelico, sommesso,
che viè dar fonno d’ogni Catacomba!
E’ l’alba Stefanina Solari Campelli
Vorrei essere pittore
per eternare queste immagini
che fortemente mi emozionano.
E’ l’alba!
La luna argentata
domina ancora da signora
la volta celeste:
“tiene la gobba a levante,
è luna calante”.
Quel falcetto presto tramonterà
al sole potente
il posto cederà.
Il cielo si fa
chiaro e luminoso
neppure la più piccola “pecorella”,
o apparecchi lucenti,
hanno osato profanare
quel cielo immacolato.
Le grandi gravide nubi
si erano sbizzarrite
nella grande burrasca
del giorno precedente.
I raggi ristoratori del sole
si diffondono sul
grandioso orizzonte
e vanno a risvegliare il mare.
E’ ancora un po’ ombroso
e assonnato,
ma anche lui ora
gioisce e si rasserena.
Ogni giorno attendiamo
una vita nuova
con grande speranza.
La voce del cuore Pietro Gribaudi Editori
Sii presente alla Mia presenza.
Così troverai la pace.
Se avrai fede nella Mia promessa,
non camminerai
nelle tenebre.
E quando ti chiederai
se il tuo posto è in questa chiesa
o in quell’altra,
sappi che il tuo posto
è solo
nel Mio Cuore,
poiché il tuo cuore e il Mio Cuore
sono un cuore solo.
In questo modo,
e in questo modo soltanto,
sarai guidato verso il luogo
a te più propizio.