Ansia estatica da “Poesie” di Dominick Ferrante
Si attende la fine del millennio
Come Natale alla fine dell’anno.
Regali di pace sotto il segno della croce
Di abbracci ballando sulla graticola di una brace,
di complotti dal volto nero truce,
o benefici interventi di speranza? Tutto tace.
Quando c’è da capire tutto tace.
Il mondo si affaccia a una nuova pagina del tempo:
sbucano le teste golose, curiose,
per vedere com’è pura, immacolata…
troppo pesanti quelle pagine nere e sporche
quelle pagine di armi, sangue, associazioni losche,
di timori di Dio, di paura dell’Io,
ciò ch’è mio è anche tuo, ciò ch’è tuo è anche mio,
c’è un solo colore,
la TV ha uno, nessuno, centomila! colori;
non c’è pane? ci sono le brioches
non c’è amore? affogherò drogato il mio dolore
e se non ci riuscirò, allora sparirò.
Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate,
non assecondate troppo il vostro istinto di stupore:
niente. nent’altro.
E quando ci saremo tutti scandalizzati,
(mai veramente)
potremo finalmente dimenticare.
E tutto tornerà come prima. senza mai essere cambiato.
Nell'arco di luce
Elena Salvatori Ferrante la mamma di Dominick
Nell'arco di luce
di un tramonto sul mare
ti ho visto volare
Era un sogno,
un procedere rarefatto
di istanti immersi in sensi.
A colori, o forse no,
forse a bande bianche e nere.
Sognavo, sognavo te,
sospesa in te
in sospensione altalenante
su gocce di luce
al tramonto. Forse.
Forse non era un sogno,
forse era un attimo di tempo
scivolato sul ciglio
di un risveglio bagnato
senza memoria
senza fiato.
Poi, le lacrime
non hanno voce
per raccontare
di un tramonto sul mare.
Er Foro Romano Vincenzo Galli da “Roma romanesca
turistica e panoramica” Ed. Rugantino e Cassandrino
Roma caput mundi!... punto e basta.
Butti l’occhi qua dentro e te ritrovi
ar centro quello giusto indove provi
l’emozione più vera e più entusiasta…
‘Sto sito t’offre una veduta vasta:
piazze, tribune, templi!... Qui ce trovi
portici e monumenti!... Chè ce scovi
li trofei più gloriosi d’ogni casta!...
Tutte le direttive più impensate
che portareno Roma a lascià er segno
nelle lontane tere conquistate,
partirono da qui, da ‘sto congresso
dove cervelli d’ommeni d’ingegno
nun ereno fasulli come adesso!...
Il bene Angelo Valenti,
E’ Amore
E’ gioco virtuoso
Di bianco e nero
E’ Cuore di misericordia
Che tutto dà
e nulla chiede
E’ seno accogliente e caldo
D’Africo mare
che addolcisce
gelido soffio
di Tramontana
Ma privo di verità
E di valori
Questo mondo ingrato
Potrà conoscere
profondità del Bene?