LASCIAMI VAGARE...
Lasciami vagare
Sull’amena distesa
della tua anima pura.
Ho voglia d’inebriarmi
della sua eterna primavera.
Stupita
frugherò fra gli splendidi sentieri
e raccoglierò il fiore più gentile;
lo irrorerò con lacrime d amore,
poi lo nasconderò gelosamente
nel mio cuore.
Sulle montagne
Inediti Dino Campana
Dalla Falterona a Corniolo (Valli deserte)
Andare andare : l'anima divina
S'annebbia: le caligini del Fato
Premon: non dunque mai per la reclina
Fronte l'ala del tuo bacio affiorato
O bellezza o tu sola.
Andare, andare!
E il borgo apparve in mezzo a la montagna
E su le rocce torreggiava bianco
E grigio, e a lui nel mio pensiero alterno
Fluiron le correnti della vita...
O se come il torrente che rovina
E si riposa ne l'azzurro eguale,
Se tale a le tue mura la proclina
Anima al nulla nel suo andar fatale,
Se a le tue mura in pace cristallina
Tender potessi, in una pace eguale
E il ricordo specchiar di una divina
Serenità perduta, o mia immortale
Anima!...
Ma riscosso mi volsi verso il mare:
La tua pace mi punse come un serpe:
Gridai: le mie ghirlande sian conserte
Nel dolor d'infinite morti amare...
Le cuppole ar coppale
da “Roma romantica, turistica e Panoramica”
di Vincenzo Galli
Da qui sopra, in cert’ore de la sera,
quannn’er sole è vicino all’orizzonte,
er panorama che te sta de fronte
è una cosa che invita alla preghiera …
Ogni campana fa una tiritera
Spatoccanno le note sempre pronte
Che inviteno a tené le mani gionte
Pe’ rivorge un pensiero a Dio che impera!
Ner mentre er sole, a mano a mano, affiora
La distesa de Cuppole ar coppale,
pare come una specie de fognara …
E che ognuna se sposta locca locca
Pe’ avvicinasse ar Cuppolone, uguale
A li purcini in cerca de la biocca …
Senza più sogni
(Alle persone affette dal morbo di Alzhaimer)
Di Rosa Maria di Salvatore IV premio ex equo
Intrappolati
Nel buio della mente
Infreddoliti vagano
I pensieri, fuggono via
Scompaiono, si perdono
Per riapparire poi
Distorti e scombinati.
Nei volti rugosi
Occhi smarriti
In cerca di un perché,
sguardi persi nel nulla
confusi e inebetiti.
Dita serrate
Mani strette a pugno
Si aprono a volte,
fiori a primavera,
quasi a ripercorrere
gesti del passato,
pigiano tasti
di un piano inesistente
pettinano capelli
a bambole di pezza
cuciono abiti
per i giorni di festa.
Il vento tempestoso
e maldestro della vita
ha ormai spezzato via
ricordi e illusioni
e adesso sono lì
rimasti vagabondi
in un mondo vuoto
che non ha più sogni.
Quale direzione prendere
Da “La voce del cuore” Gribaudi Ed.
Quando ti chiedi
quale direzion prendere,
quando ti si presenta
una scelta,
prendi coscienza che
Io sono in te,
che Io ti guido e ti proteggo.
puoi quindi
stare tranquillo.
Qualunque sarà la strada intrapresa
saprai che è la via giusta.
Io sono la via.
In questa via
tutto è bene.
Sempre.
Chiedi che sia Io a scegliere
e non tu,
e così avverrà.