Novembre
Di Fiorenzo Curti
Questa poesia ha vinto il secondo premio del concorso di poesie di Pamparato. Ecco la recensione:
La dolcezza e la malinconia dei sentimenti dominano la poesia. Il ritmo è calmo e porta in sé una forma di saggezza lirica. Pertanto incanto e riflessione, idillio e inquietudine convivono in armonia. In un toccante ritratto di ambiente la figura della madre, un’ancora saldissima e solo in apparenza fragile, accende un sole di ricordi.
Tornavo da te ogni tanto
Non per parlare, anzi … per stare in silenzio,
tu senza far domande continuavi le tue faccende,
tanto sapevi che non ti avrei risposto
ogni tanto, apprensiva, mi osservavi
e io ti rimiravo e mi specchiavo nella polla
della tua calma e della tua incrollabile pazienza,
trovavo sempre calore in quella stanza
era un’isola dove arenarsi, dove stanco riposare;
fuori già correva il freddo soffio di novembre
e poi c’era il mondo con i suoi tanti rumori
i suoi tranelli, le sue subdole insidie
che aspettava per riavvolgermi nei suoi caroselli,
ma davanti quelle mura s’arrestava
nulla poteva contro quel piccolo magico santuario
dove c’eri tu, mamma,
fragile ma dalla forza immensa.
Voglio credere in Dio
E’ stata scritta da Papa Francesco prima che divetasse Papa……
Voglio credere in Dio Padre,
che mi ama come un Figlio,
e in Gesù, il Signore,
che ha infuso il suo Spirito
nella mia vita
per farmi sorridere e così condurmi
al regno di vita eterna ……
Credo nella mia storia,
che è stata trapassata
dallo sguardo d’amore di Dio,
e nel giorno di primavera,
il 21 settembre,
mi ha portato all’incontro
per invitarmi a seguirlo …..
Credo nel mio dolore,
infecondo a causa del mio egoismo
nel quale mi rifugio …..
Credo nella meschinità della mia anima
Che cerca di inghiottire
Senza dare ….. senza dare …
Credo che gli altri siano buoni,
e che devo amarli senza timore,
e senza tradirli mai,
per cercare una sicurezza per me ….
Credo nella vita religiosa …
Credo di voler amare molto ….
Credo nella morte quotidiana,
bruciante, dalla quale fuggo,
ma che mi sorride invitandomi ad accettarla ….
Credo nella sapienza di Dio,
accogliente, buona come una notte d’estate ….
Credo che Papà è in cielo
Insieme con il Signore ….
Credo che anche Padre Duarte
Sta lì intercedendo per il mio sacerdozio ….
Credo in Maria, mia madre,
che mi ama e mai mi lascerà solo ….
E attendo la sorpresa di ogni giorno,
in cui mi manifesteranno l’amore,
la forza, il tradimento e il peccato,
che mi accompagneranno
fino all’incontro definitivo
in quel volto meraviglioso
che non so come sia,
che fuggo continuamente,
ma che voglio conoscere e amare …..
Amen
Piazza Navona o circolo agoniale?
da “Roma romantica, turistica e Panoramica”
di Vincenzo Galli
Er fatto che ‘sto circolo agoniale
a forma d’uno stadio, ce riporta
a quella Roma antica d’una vorta …
fatta a forma de nave, talecquale.
La pòi chiamà Navona, e circo uguale …
Insomma, er tutto, come se rivorta,
si ce metti le piste, se comporta
come fosse uno stadio ar naturale …
Più tardi ancora, dice ch’er progresso
la trasformò in grandissima piscina …
e doppo poi … come la vedi adesso.
Ché mo, si chiudi l’occhi; da ogni strada
vedi sbucà le dame in crinolina,
cavajeri in parucca, tocco e spada!...
Vieni a me
Da “La voce del cuore” Ed. Gribaudi
Tu che sei affaticato
e oppresso
vieni a Me
e Io ti darò riposo.
Vieni a Me
senza riserve,
vieni a Me
così come sei,
senza sforzarti di piacermi.
Io ti amo così come sei.