Il colle: Er Celio
La Navicella
Passamo sotto l’Arco e percorremo
un pezzo de la via de San Gregorio,
che al tempo de la Roma der Littorio
fu via de’ li trionfi. Eppoi ce semo.
Svortanno a manomanca troveremo,
tra er verde de li pini, un promontorio
co’ un murajone tutto… ondulatorio,
con più d’un arco indove passeremo…
Da qui comincia er Colle Oppio, er quale
ce mostra un angoletto pittoresco
co’ due chiesette in stile medioevale:
San Paolo co’ Giovanni; appress’a quella
Santa Maria in Domnica… E lì ce pesco
la Fontanina della Navicella!
L’inutile attesa
Dominick Ferrante da “Poesie”
Giorni.
Uguali agli altri.
Mai diversi visti sempre. Da qui.
Musiche tristi del cuore.
Cantavano l’attesa del tempo.
Flagellavano tutto ciò ancora esangue
In quell’urlo godurioso di dolore.
Giorni uguali.
Uguali agli altri. A tutti.
A tutti quelli senza le stelle,
alle spiagge senza granelli,
al deserto con il suo sole;
nulla si muove.
Socchiuso respiro.
Cullato fra le braccia conserte del tempo.
Baciami Elena Salvatori (la mamma di Dominick)
Baciami,
baciami ancora
sussurri caldo
nel tepore del risveglio
al soffice tocco
delle mie labbra
sul velo dei tuoi sogni.
Aleggia forte d'intorno
l'aroma del caffè
gustoso, fresco complice
d'un rituale appuntamento
di cuori.
Baciami,
baciami ancora
mamma,
tu dici ogni volta e,
la sintonia d'intenti
esalta il momento
sacralizza il gesto.
Baciami,
baciami ancora,
chiedilo,
chiedilo ancora
figlio
io ripeto ora
dallo scivolo delle mie illusioni.
Chiedilo,
baciami, baciami ancora!
chiedilo,
chiedilo ancora, ancora
an-co-ra -ora- ora
ora- echeggia la lacrima
inghiottita dal singhiozzo.
Ozi
Dada Prunotto
Io non penso.
Volo lontano
per strade e campagne.
O mi fermo
su vette a coprire
la luce del giorno.
Io non penso.
Con grandi ali
di azzurro indolente
disegno profili
di tante stagioni:
geometriche ombre
dolci colline
rossicci vigneti
e aria cangiante.
Io non penso.
Stringo prezioso l’inutile
e il vento che fugge.
Il tempo che passa
le parole monche
i verbi accennati
sono ozi sananti.
Io non penso.