MAMMA
Un palpito d’amore filiale,
una gioia tenera
vibra dall’animo inquieto
nel pronunciare il tuo dolce nome:
mamma.
Tu il più bel fiore della mia vita stanca,
tu la speranza del mio cuore
affranto sempre da dolore.
Ti venero, o cara e bella immagine
e ricorderò sovente
le antiche storie
e le tue dolci ninne nanne,
i baci e le carezze,
che acquietavano il mio pianto,
ma il più bel ricordo
cullato dal mio cuore
è il tuo sguardo vivo
e carico d’amore.
LA MESSA A S. MARIA DELLA FORTUNA
Inediti Dino Campana (Genova)
Nostra Donna Maria della Fortuna
Volge benigna i suoi divini sogni
Sovra le menti che preghiera aduna.
Ne la chiesa, gravata gli archi d'oro
Tra le colonne in porfido, a l'altare
Ove splendono quattro fiamme d'oro
Languida scende ne l'aquilonare
Cappello, ricca femminile turba
A l'altare del Dio per adorare.
Come scivola ai venti l'augurale
Forma di che affacciato a le fortune
L'inquieta prora ha il sogno suo navale:
Discioglie la ondulante teoria
Ne l'immoto profilo al morto Iddio
In mitica bellezza trionfale.
«Nostra Donna Maria de la Fortuna
Volge benigna i suoi divini sogni
Sovra le menti che preghiera aduna.»
Tale per gli archi d'oro del passato
Passa la larva di un antico sogno
Nel nulla. E ai suoi confini inconscio agogno
Trascina cieca il cuore insaziato.