La sfinge
Maria Grazia Zagaria.
L’impotente fiera
dall’alto domina,
preludio
d’un mirabile prodigio.
Nello sguardo
un monito,
retaggio d’un antico rancore.
Un lameggiare
insiste
sulla pelle d’ambra dorata.
Enigma
di misteriosa figura,
ora terrena
ora mitologica.
“Marmorea Sfinge
avrai mai
l’ebrezza d’un palpito
e l’estasi d’Amore?”
Cipressi
Dominick Ferrante “Poesie”
Ebbri ballerini scuotevano la chioma
e sibilo ribelle il loro coro.
Tetra cornice di un manto malvagio
del suo riflesso terrestre atterrito.
Fontanone dell’acqua Paola da “Roma romantica, turistica e Panoramica” di Vincenzo Galli
Dar vino all’acqua: adesso è necessario
ripija er giro da l’istesso segno,
perché ce tengo a mantené l’impegno
de fatte fa’ l’intero itinerario.
‘Sto rumore è un … concerto straordinario
ch’er fontanone fa co’ gran ritegno…
Ma tu guarda che razza de disegno;
che bellezza e che aspetto autoritario…
Er mormorio dell’acqua se ripete
da fontana in fontana, sempre uguale,
fin dove va pe’ alimentà la rete…
Se cambia in musichetta origginale
quanno che se confonne tra la quiete
ar sòno de campane maggistrale!...
I cavalli del Re
Da “Costruttori di pace” Mariella Teti
Il grido di guerra
infiamma i cavalli del Re,
e polvere e spari,
grida, sangue in battaglia,
avanti il vessillo!
I corpi caduti
le gambe spoezzate,
i morti
emle zampe spezzate.
Il fante da terra
ne ignora lo scopo finale:
“Cui prodest?”
Lo chiede financo il cavallo.
Accogli il mio pianto
Primo Mazzolari P. Lombardo
Qualche cosa manca alla mia felictà
qualche cosa d’essenziale,
d’indispensabile.
E’ il troppo vuoto che sento
in questo cuore:
è troppa l’aspirazione
verso un irraggiungibile,
un inarrivabile.
Dio! Quante lacrime, quante sofferenze!
Tutto sarà vano!
Tu, o Dio, che ascolti ogni cosa
e non lasci inesaudito
il gemito del vento,
e la preghiera delle acque,
accogli il mio pianto,
non permettere che lo spazio
disperda i miei sospiri
e che nel vuoto cada questa
affannosa ricerca di Amore!
Amore! Sì, ho bisogno di un cuore
puro come l’azzurro del mare,
trasparente come un ruscello di montagna.
Ho bisogno di un cuore che sappia
amarmi e comprendermi:
che aiuti i miei ideali,
che accolga i miei sospiri,
che intensifichi le mie energie,
che mi sostenga,
che indirizzi la mia libertà
verso i lidi della Verità.
Ho bisogno di un cuore forte
e tenero, perché il mio pianto
possa asciugarsi e trasformarsi
in una pioggia di santità
che il vento delle mie azioni
disperderà dove è più necessario.
Ecco perché, o Dio, con forza e
trepidazione ti chiedo:
accogli il mio pianto!