Er teatro Marcello da “Roma romantica, turistica
e Panoramica” di Vincenzo Galli
Li spettacoli d’arte quella pura
che Roma ha sempre offerto ar bòn palato
der vero buongustaio alletterato
se daveno a ‘sto sito de curtura...
Commedie e drammi d’arta levatura
de bravi e insigni autori der passato
che, grazzie a loro, avemo ereditato,
cianno validità che ancora dura…
Sopra ‘sti resti antichi nun riesco
a concepì perché ner cinquecento
cianno aggiunto, un palazzo principesco…
Ner vedé ‘st’imponente monumento
che pare un panettone gigantesco,
dà un senso de fastidio e de scontento!...
Vivo da “Poesie” di Dominick Ferrante
Scordate
Braccia
Conserte
dimesse
Notte dei Sogni
Da “Quando il cuore mi parla” diMaria Grazia Zagaria.
Implacabile, fugace, evanescente, sei
Notte dei desideri
Come i sogni scivoli
Portando via le stelle
Come bolle
Fatte di niente,
sei tu,
notte dei sogni,
che porti alla luna i sospiri
Fermati ad ascoltare,
notte dei pensieri,
porta con te i crucci
e lascia la speranza al cuore.
Tesori da Beati i costruttori di pace di Mariell Teti
L’uomo saggio estrae dal suo tesoro
cose antiche e cose nuove (Mt 13,52)
Dal forziere del tempo
estraggo tesori
d’antichi ricordi:
memorie felici
di bimbi e di mare
di spiagge assolate
di coste a strapiombo,
di tempo impegnato
a crescere insieme,
di ansie e dolore
di buio e d’amore.
Dal forziere del tempo
estraggo tesori
d’impegni moderni:
d’impulsi operosi
di soste incantate,
di mani donate,
di cuore adusato
di tempo impegnato
a vivere bene
ricordi ed amore.
Il giorno dei miracoli da Racconti in fretta
di Myriam Manzella
Su un autobus pulito e puntuale,
salì un vecchio malandato:
in quattro si alzarono per cedergli il posto
A un marocchino senza biglietto
(stavano in agguato i controllori)
Un naziskin ne regalò mezza dozzina.
Nessuno salì dalle porte centrali.
L’autobus filò allegro
Sulla libera corsia preferenziale.
Buongiorno, Signore da Dono d’amore
Buongiorno, Signore.
Mi alzo al mattino
incontro gli altri
che vengono e vanno
per le strade del mondo.
Signore, buongiorno
a Te e a loro
a me ed a Te uguali
poveri e ricchi che siamo.
Buona sera, buona notte
a neri, bianchi, gialli.
Tu non badi alla pelle
è il cuore che conta
l’amore, la pace, Signore.
Se tutti fossimo uniti
come Tu dici fratelli
ci saluteremmo felici:
Buon giorno ogni giorno,
buona sera ogni sera,
buona notte ogni notte
nel tuo abbraccio, Signore
ogni giorno, ogni ora
in eterno, per sempre.