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APRILE 2015

     

‘O Core

                                               Maria Grazia Zagaria.

E’ chillo

che te fa vedé o’ sole,

ca te fa fà

‘a bbona azione,

te fa ridere, chiàgnere

e ‘nnammurà.

 

‘O Core, è chillo

ca te fa essere gentile,

te fa dà ‘na mano

e te fa sentì ‘nu galantomme.

 

Si tiene Core,

tienne Ammore

 e pure se sì puveriello

addiviente ‘nu signore.

 

Nunn’ avé paura

nun te ‘nzerrà,

arape ‘sta fenesta

e vide ‘e culure,

senza cumprumesse,

sule p’o Core.

 

Casone 2

                                   Dominick Ferrante “Poesie”

E’ quando stai con un ospite che ti senti bene.

Sei il polo positivo, la compensazione,

una metafora insomma, la parte salda.

E’ quando ci sei già stato e poi non ci stai

e ci ripensi e pensi a lui, che rimbrotta

pulsano questione, gelo,

e se a me?

 

Ciò che s’immagina, scompone, non ha suono

verbo frase, è solo fiato che si schiaccia.

Ma tanto dopo devo tornare, lo incontro ancora

e sono salda metafora e compenso in positivo

gli stringo la mano e accetta la sigaretta

si parla.

E’ quando stai con Lui che discuti infallibile mentre

ciarla sbanda sorseggia fumo retrocede,

che pensi che non riesce

non riesce a stare fermo e sceglie di andar dietro.

A piccoli passi.

  • Che lui non se ne accorga – pensa il morbo

Impercettibili.

- potrebbe anche non essere così -

 

San Pietro da “Roma romantica, turistica e Panoramica”

di  Vincenzo Galli

Pe’ chi viè qui, cristiano o non cristiano,

‘sta Basilica nostra è l’attrazione,

l’incanto, la più bella apparizione,

er Sacrato de tutt’er monno sano!

 

L’immenso porticato Berniniano,

cor Michelangiolesco Cuppolone,

tutt’insieme te fanno suggezione,

te metteno ner core un senso arcano…

 

Ogni ora der giorno c’è un via-vai

Ch’è un formicaro senza paragone,

un mormorio che nun finisce mai…

 

Chi prega, chi se sbriga a fa un’offerta,

chi va sopra la palla in escurzione…

chi sta cor naso in su, chi a bocca uperta.

 

Resta il silenzio

In occasione del terremoto in Molise

Da “Costruttori di pace” Mariella Teti

Il pianto ha taciuto le parole

e il cuore, oppresso dall’angoscia,

dalla paura, dai morti, dall’orrore.

Niente più giova, resta il silenzio!

 

Ave Maria

Michel Quoist

Ave Maria, Maria del Sì

per rifiutare i no e sempre accogliere

l’Amore che s’annuncia.

Maria del silenzio, semi di silenzio

per far fiorire nella nostra terra

la Parola di vita.

Ave Maria, Maria di bellezza,

bella di Luce, per rischiarare i volti chiusi

al Sole del tuo Bambino.

            Maria di tutti i giorni, per sgranare

mille istanti di giornata

in grani di rosario.

Ave Maria, Maria di tenerezza,

per i nostri baci, frulli d’ali

su fronti deserte.

            Maria del sorriso, per vivere come fiori,

fiori da raccogliere

per chi passa.

Ave Maria, Maria delle lacrime

lacrime come fiumi per irrigare

cuori inariditi.

            Maria assunta in cielo

            che vivi nella Gioia, prega per noi,

che siamo in difficoltà.

Ave Maria. Maria memoria,

memoria fedele, ricordati di me

quando coi piedi sporchi di fango

entrerò nella Vita.

            Io ti saluto, Maria, Maria madre,

Maria che amo e a cui incessantemente

dico: Grazie a te, Maria!

 

.

 


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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