Sintesi da “Poesie” di Dominick Ferrante

 

Cadono le borse.

            Gli ideali.

            Gli uomini.

Depressione fatale di un tempo in analisi.

Recuperano i mercati.

Risorgono i principi.

Rinascono i figli degli uomini.

Effimeri bachi o illusione di un tempo?

Ondeggia a scansare la noia: l’attesa.

Cade e risale (triste rituale) a ingannarsi,

ingannarci, ma è uguale.

Solito ritmo cadenzato:

                        di prevedibile frenesia.

Ciò che abbiamo imparato.

 

 

Baciami

            Elena Salvatori Ferrante la mamma di Dominick

Baciami,

baciami ancora

sussurri caldo al risveglio

al soffice tocco

delle mie labbra

sul velo dei tuoi sogni.

Aleggia forte d'intorno

l'aroma del caffè

gustoso, fresco complice

d'un rituale appuntamento

di cuori.

Baciami,

baciami ancora

mamma,

tu dici ogni volta e,

la sintonia d'intenti

esalta il momento

sacralizza il gesto.

Baciami,

baciami ancora,

chiedilo,

chiedilo ancora

figlio

io ripeto ora

dallo scivolo delle mie illusioni,

Chiedilo,

baciami,

chiedilo,

chiedilo ancora, ancora

an-co-ra - ora- ora

ora- echeggia la lacrima

inghiottita dal singhiozzo.

 

 

L’Aquila spennacchiata V. Galli da “Roma romanesca

                turistica e panoramica” Ed. Rugantino e Cassandrino

Quella che rappresenta la coscienza

      de Roma de li Cesari, immortale,

      doppo la Lupa e l’Aquila reale;

      che l’hanno chiusa in gabbia in permanenza.

 

L’embrema de la gloria e la potenza

      se ne sta co’ la testa sotto l’ale

      in una posa poco naturale,

      ché de virile… cià la sonnolenza.

 

Le mosse nun so’ tanto risolute:

      prova d’oprì mezz’occhio ogni momento,

      poi magna, beve e… pensa a la salute.

 

Così la gente che je gira attorno,

      raffronta solo, in quell’atteggiamento,

      un omo de governo d’oggigiorno!...

 

 

La tua mano (da “Era una bianca vela”,

                Angelo Valenti, Guerra edizioni, Perugia, 1997)

Oh Dio

Oh mio Dio

Quando

Mi mostrerai

La tua mano?

 

 

Sulla stessa panca (da “Era una bianca vela”,

                Angelo Valenti, Guerra edizioni, Perugia, 1997)

Noi con voi

Liberi e sereni

 

Come

Cielo

Azzurro

Di

Primavera

 

Noi con voi

 

Con le nostre

E vostre

Ingannevoli sirene

Coi canti

E le tempeste

 

IO E TU

E NOI CON

 

TUTTI VOI

FRATELLI

SULLA STESSA PANCA