Tempi de fantascenza Vincenzo Galli
Da Roma romanesca turistica e panoramica
Ed. Rugantino e Calandrino
Vadino puro su la Luna, o Marte,
su Venere, Saturno o su Nettuno,
su Giove, Urano e su Mercurio. Ognuno
è padrone d’annà in qualunque parte…
Credeno forse de scoprì le carte
d’un’antra umanità che, sarvognuno,
campa de pillolette o sta a digiuno?
che non conosce storia, scienza e l’arte?
Tutte le vie der célo, nell’immenso,
chissà si nun so’ strade Consolari
percorse da Leggioni in ogni senso?...
Per cui a che giova stracinà la soma
d’un’illusione, eppoi scoprì, magari,
che in tempi addietro già c’è stata Roma?!
L’ombra Dada Prunotto,
da “Tango per il mio gatto”
Talvolta l’ombra
Mi si fa amica
E se bevo alla fontana
Nell’onda calda del meriggio
Anche lei si piega al mio bere.
E così mi aumenta la frescura!
Confessione Dominick Ferrante
da “Incompiutaggini
Già tento al mondo
di raccontare gesta che mai ho vissuto.
Di incontrare volti mai visti
sangue mai perso.
Le vaghe città nella quali mi fingo
nel cuore spezzato, la testa in frantumi.
Sull’orlo bagnato di dubbi.
Tristezza.
La pioggia che cade, mio solo rimedio.
L’uovo di Pasqua Dada 2008
Il rimar per me è un bisogno
come per il sonno, il sogno.
È pertanto con piacere
Che trasmetto rime vere.
Mando auguri e “buone feste”
Alle menti sempre deste,
La Parola meditando
Questo mondo attraversando.
Così annuncia il Risorto:
“Perdonatevi ogni torto!
Pur se è procelloso il mare
È opportuno raddoppiare
In amor e misericordia,
Per raggiunger la concordia
Fra i popoli e le genti,
Sempre uniti negli intenti!
Orsù dunque mai più guerra
Perchè è bella questa Terra!”
Nostro Padre ci ha amato
E il potere ci ha affidato
Di creare un mondo nuovo
Simile ad un grande uovo:
A noi tocca conservarlo
Accudirlo ed amarlo.
È pur buon di cioccolato………
Ma Dio a quel non ha pensato,
Ma ad un uovo che è la vita!
Se vuoi renderla squisita
Non la far di cioccolato
Ma di ciò che Lui ti ha dato:
Di virtù, di gran passione,
e di amor, di abnegazione!
Il suo nucleo sia oro zecchino
Dallo Spirito superfino,
Messo al vaglio dal Signore,
Che del mondo è il sol fattore.
E la fede lo rifinisca
Con un fiocco a tutta vista!
Madonna del riposo Placido Scifoni
Sur primo te sciroppi ‘n’appettata,
doppo, ripij fiato a ‘na piazzetta.
Lì un bivio: quanta gente c’è passata
e nun ha fatto caso a la Chiesetta?
Ciài nell’occhi San Pietro e tu ‘n’occhiata
nun ce la spreghi è troppo poveretta.
Però chi c’entra drento s’arifiata,
Madonna der Riposo benedetta!
L’Aurelia è lunga e faticosa assai,
come tutte le strade de ‘sto monno
pe’ chi va a piedi e nun ariva mai.
Potessimo trovà lungo er cammino
tante e tante Chiesette fino in fonno
che, a tappe a tappe, portino ar destino!