PRIMA LEZIONCINA SULLE PARABOLE DELLA MISERICORDIA
La pecorella smarrita
METTERE IN EVIDENZA L’AMORE DEL BUON PASTORE ANCHE VERSO LA PECORELLA INDISCIPLINATA E RIBELLE.
MA E’ ANCHE IMPORTANTE STIMOLARE LA CONTRIZIONE DEI PROPRI PECCATI E IL DESIDERIO DI LIBERARSENE NELLA CONFESSIONE SINCERA.
Obiettivo: Far capire ai bambini che quel pastore è Gesù e Lui non solo è venuto a prenderci nella notte, ma ha dato la vita per poterci ridare la luce della grazia, cioè della vita divina.
Far capire che la Confessione è il sacramento della misericordia che ci risuscita quando siamo morti per il peccato o rafforza la nostra buona volontà nella lotta contro il tentatore.
Età 8 – 9 anni
- Lettura della parabola:
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 15, 4-7)
«Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.
Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.
2. Comprensione della parabola:
- Di cosa parla questo racconto?
- Com’è questo pastore che si prende così tanta cura di una pecorella che si è smarrita, da sacrificare il sonno e la stanchezza per andare a cercarla nella notte?
- Secondo voi cosa era successo alla pecora? Perché non aveva seguito il pastore?
- Era una pecora indisciplinata, ingorda, avventata, pensava di saper fare tutto da sé. Magari si diceva: “Ora mangio questa bell’erbetta, poi faccio una corsa e raggiungo il gregge”.
- Invece mentre mangiava, si fece buio e non vide più la strada. Camminando nel buio cadde in un fosso e i lupi aspettavano che risalisse per mangiarla.
- Immaginate la paura della pecora disobbediente!
- Presa dallo spavento si mise ad invocare il pastore, ma il pastore stava lontano e non la sentiva.
- Solo quando arrivò all’ovile e passò in rassegna le sue pecorelle, si accorse che ne mancava una.
- Applicazione della parabola:
- Secondo voi Gesù parlava proprio di pecore e di pastori?
- Se non parlava di pecore allora parlava di noi.
- Quella pecora disobbediente, che si è messa nei pericoli, posso essere io, tu!
- Quella pecora si mise nei guai, perché non ascoltò il richiamo del pastore. ma quante volte anche tu non hai ascoltato la voce della mamma che ti diceva di fare i compiti, di lasciare i giochi, di non fare capricci, di non pretendere giochi che non può comprare, di non litigare con i fratelli, ecc…?
- Ma proprio come successe alla pecora, mentre tu disobbedivi, si fece buio nel cuore! E’ sempre buio quando, invece di ascoltare il Buon Pastore, ascoltiamo il mercenario o il lupo cattivo.
- La pecora cadde nel burrone e si mise a chiamare il pastore. Tu quando ti accorgi di essere caduta in una trappola del lupo cattivo chiami Gesù? Lui è sempre vicino ai bambini, anche se sono disobbedienti e capricciosi e appena lo chiamano accorre e li libera dal lupo cattivo, li prende in braccio e li riporta sulla via del bene.
- Anzi, per farci capire che ci libera davvero dal nostro peccato, ci ha lasciato un sacramento: la confessione. Quando un bambino si accorge che ha disobbedito, che ha fatto capricci, che ha detto le parolacce, che ha disprezzato e fatto soffrire un compagno, che ha risposto male ai genitori, che non ha fatto i compiti, ecc, e va a dire tutte queste brutte cose al sacerdote, che in quel momento rappresenta Gesù, in realtà, anche se lui non s’accorge, sta ai piedi della croce e man mano che confessa i suoi peccati, Gesù lava la sua anima con il suo Sangue prezioso e quando il sacerdote gli dà l’assoluzione, la sua anima torna pura come il giorno del Battesimo.
- Gesù allora, lo prende fra le sue braccia e lo riporta nell’ovile della Chiesa, per nutrirlo con il Suo Corpo.
(Si chiede ai bambini di scrivere sul loro quadernino un esame di tutte le cose brutte fatte fino ad ora, per poterle dire al confessore)
DISEGNO
- Si invitano i bambini a disegnare la croce di Gesù e ai suoi piedi il bambino che si confessa.
GIOCO
- Si mima lo smarrimento della pecora testarda e capricciosa. E mentre il gregge si allontana col pastore, si fa buio e la pecora cade e si mette a chiamare il pastore. Intanto arriva il lupo e vuole mangiarla. Poi arriva il pastore e la libera.
PREGHIERA
- S’invitano i bambini a scrivere una richiesta di perdono e il proposito di non ricadere mai più nel peccato.
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