QUINTA LEZIONCINA
Parlare al Buon Pastore dei perché della vita
“SE DOVESSI CAMMINARE IN UNA VALLE OSCURA NON TEMERO’ ALCUN MALE
PERCHE’ TU SEI CON ME”
- Obiettivo: Far capire ai bimbi l’importanza del cibo spirituale
- Si legge il salmo del Buon Pastore (Sal 23,1-6)
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.
- Si spiega ai bambini che il Buon Pastore ci conduce lungo il cammino della vita, che non sempre è facile. Si possono incontrare difficoltà, possiamo non riuscire in qualcosa, possiamo avere delle malattie, la vita ci può sembrare una valle oscura che ci fa paura. Ma se il Buon Pastore ci prende per mano non abbiamo paura, perché Lui conosce la strada, conosce le difficoltà del cammino, ci protegge, e se proprio non ce la facciamo a camminare, ci prende in braccio.
- Il Buon Pastore ha un bastone e un vincastro. Il bastone lo usa per scacciare il lupo cattivo e i cattivi mercenari che ci vorrebbero fare del male, mentre il vincastro lo usa per spronarci quando c’impigriamo e ci attardiamo inutilmente lungo il cammino. Il Buon Pastore ci ama troppo per farci rischiare di non arrivare mai all’ovile e magari passare la notte della vita al buio e con il rischio di essere aggrediti dal lupo.
- Esiste la notte della natura, voluta da Dio per il riposo degli uomini, degli animali e delle piante ed esiste la notte dei cuori, che si sperimenta quando ci si allontana dal Buon Pastore e si diventa cattivi verso gli altri, capricciosi, disobbedienti, fannulloni, pigri, solo desiderosi di divertirsi, ribelli ad ogni richiamo. Questa notte è molto più pericolosa di quella della natura, perché in questa notte si fa buio dentro al cuore.
- Allora ben venga il vincastro che mi scuote dal mio torpore, che mi distoglie dall’incanto delle cose proibite e mi fa reagire. Il Buon Pastore è buono, Lui vuole il mio bene, con Lui posso essere sicuro, perché non sarò ingannato dal tentatore: quel lupo cattivo, di cui parla la parabola di Gesù, che vuole far morire spiritualmente le pecorelle.
- Se anche tu dovessi camminare in una valle oscura e non capire il perché di alcune cose che capitano nella vita, seguendo il Buon Pastore sarai condotta fuori dal tunnel buio e ritroverai la gioia della speranza e la pace del cuore, come quando sei in braccio alla mamma o al papà e non ti chiedi dove ti portano, perché sei sicura del loro amore.
(dopo aver spiegato queste ed altre cose, s’invitano i bambini a parlare con il Buon Pastore e ad attendere la sua risposta nel cuore, facendo silenzio e ponendo attenzione alla voce interiore che è proprio quella del Buon Pastore).
- Si concede ai bambini uno spazio di silenzio e poi si invitano a scrivere ciò che hanno ascoltato, per non dimenticarlo.
DISEGNO
- S’invitano i bambini a disegnare la vita come una strada in cui s’incontra un tratto oscuro e loro stanno accanto al Buon Pastore o addirittura in braccio, come meglio si sentono e perciò non hanno paura. E’ bene che il disegno sia completato dalla didascalia che spiega ciò che sta accadendo.
GIOCO
- Si può mimare un’uscita con il Buon Pastore. Ad un certo punto la strada diventa difficile: ci si possono mettere degli ostacoli e se si è dentro si può spegnere la luce. A questo punto le pecorelle cercheranno di accostarsi sempre più al Buon Pastore o addirittura gli chiederanno di essere portate in braccio per superare il pericolo.
- Si fa notare che davvero Gesù ci difende, ci sostiene e ci porta in braccio nei momenti di malattia, di morte dei nostri cari, di difficoltà familiari ecc.
PREGHIERA
- S’invitano i bambini a dire grazie al Buon Pastore, perché ha messo accanto a loro una mamma e un papà, che fanno le sue veci, perché ci ha dato tante persone che ci vogliono bene e ci difendono dai pericoli, perché ci ha dato le catechiste che ci parlano di Lui e ce lo fanno conoscere bene. Soprattutto perché Lui ha davvero lottato col lupo cattivo, il diavolo e ha dato la sua vita per difenderci, ma poi è risorto per restare sempre con noi. Quando è asceso al cielo ha detto: “Io sarò sempre con voi”.
CANTO
- Per terminare si può cantare il canto del Buon Pastore o altro canto adatto.
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