SESTA LEZIONCINA
Trovare la propria fiducia in Dio
IL TUO BASTONE E IL TUO VINCASTRO MI DANNO SICUREZZA
- Obiettivo: Trovare la serenità nella protezione del Buon Pastore
- Si legge il salmo del Buon Pastore (Sal 23,1-6)
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.
- Si fa capire ai bambini che il Buon Pastore ci vuole bene e non è felice senza di noi, per questo non solo ci conduce ai pascoli buoni, dove possiamo vivere felici, ma ci difende se qualcuno vuol farci del male. Il primo nostro nemico è il diavolo che è geloso della nostra amicizia con Gesù e allora fa del tutto per allontanarci da Lui, suggerendoci di fare cose che a Lui non piacciono, come disobbedire, fare capricci, non studiare, offendere i compagni, escluderli dal gioco, rubare le loro cose, fare i dispetti, ecc. Il nostro nemico sa che queste cose ci allontanano dal Buon Pastore, ma se noi stiamo attenti a non lasciarci ingannare e, come sentiamo un desiderio cattivo andiamo subito dal Buon Pastore, Lui manda via il diavolo con il bastone, mentre, con il vincastro ci sollecita ad allontanarci dal pericolo.
- Il Buon Pastore a volte parla nel nostro cuore, se noi siamo attenti ad ascoltarlo, altre volte parla per mezzo dei genitori, degli insegnanti, dei catechisti, forse anche di qualche compagnetto buono, che ci suggerisce di non far del male a nessuno. Ogni consiglio buono che ci viene dato è sempre il Buon Pastore che ce lo dà, anche se Lui ha messo accanto a noi tante persone che ci vogliono bene e che fanno le sue veci.
- E’ bene però imparare anche a parlare con Lui, che sta dentro al nostro cuore e desidera che gli facciamo compagnia. Per poter parlare con Lui, bisogna raccogliersi in silenzio, in un luogo appartato, dove nessuno ci disturba, entrare dentro il proprio cuore e parlare con Gesù come si parla con un amico. Lui ascolta e risponde, ma la sua voce arriva direttamente al cuore e alla mente, non passa per le orecchie e noi ci troviamo dentro tanto desiderio di essere buoni, di fare del bene, di aiutare chi ha bisogno, di scegliere i compagni che tutti escludono. Se seguiamo la voce del cuore, il Buon Pastore è contento di noi, ci benedice e ci tiene sempre più vicino a sé. Se stiamo vicino a Lui non abbiamo paura del lupo cattivo e neanche dei compagni che lo seguono, perché subito ci fa capire se è contento di noi o se quello che facciamo gli dispiace.
- A volte può succedere anche di stare distratti e di non capire che ci stiamo allontanando dal Buon Pastore. Ma subito sentiremo dentro al cuore una vocina senza parole che ci dice: “Così non va. Questa cosa non mi piace, non te l’ho suggerita io, stai andando dietro al mercenario o addirittura stai entrando nella tana del lupo. E’ pericoloso, allontanati subito, torna in dietro, vieni da me, sono pronto a difenderti, non rischiare!” Questa è la voce del Buon Pastore che ti avvisa. A volte neanche la mamma o l’insegnate si accorge che tu stai in pericolo, ma Lui sì, perché Lui può stare dovunque, in cielo e in terra e sta nel cuore di ogni persona che non lo scaccia via perché preferisce il lupo.
- Lasciamoci sollecitare da quel vincastro che ci vuole rimettere sulla giusta via, altrimenti recheremo qualche danno a noi e agli altri e perderemo la pace, la gioia, la serenità; il Buon Pastore soffrirà, i genitori, quando si accorgeranno ci sgrideranno, gli amici si allontaneranno da noi, perché capiranno che siamo diventati cattivi e inaffidabili. Perché rischiare tutto questo? Stiamo sempre attenti alla voce del Buon Pastore, promettiamogli di non lasciarlo mai e chiediamo al nostro Angelo custode di avvertirci quando ci stiamo allontanando da Lui. Diciamogli che non vogliamo stare neanche un minuto con il lupo cattivo, vogliamo che nel nostro cuore ci stia solo il sorriso di Dio, nostro Buon Pastore.
- Una cosa è la “valle oscura” del dolore che non dipende da noi, come malattie, povertà, morte delle persone care, difficoltà familiari varie: in questo caso il Buon Pastore ci sta vicino e ci consola; altro è la valle oscura del peccato, che dipende da noi, perché siamo noi che ci allontaniamo da Dio e lo mandiamo via preferendo di seguire il demonio cattivo….
(dopo aver spiegato queste ed altre cose, s’invitano i bambini ad entrare nel proprio cuore e a promettere al Buon Pastore di non cedere mai alla voce del Lupo cattivo)
- Si concede ai bambini uno spazio di silenzio e poi s’invitano a scrivere ciò che hanno promesso al Buon Pastore, per non dimenticarlo.
DISEGNO
- S’invitano i bambini a disegnare il loro cuore: a destra possono mettere l’Angelo buono e a sinistra l’Angelo cattivo, facendo capire anche con il disegno la differenza tra i due.
GIOCO
- Si può mimare una situazione di tentazione: Un bambino con un cuore rosso sul petto, viene tentato, si lascia ingannare e il suo cuore diventa nero (basta girarlo), allora soffre, si rotola nel fango, ecc; un altro bambino, anch’esso tentato, appena si accorge del cattivo consiglio corre dal Buon Pastore, che mette in fuga il tentatore con il suo bastone, mentre col vincastro accompagna il bambino all’ovile.
PREGHIERA
- S’invitano i bambini a dire grazie al Buon Pastore, e a leggere il proposito che hanno scritto sul loro quadernino.
- Per terminare si può cantare il canto del Buon Pastore o altro canto adatto.
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