TERZA LEZIONCINA SULLE PARABOLE DELLA MISERICORDIA
Il Padre misericordioso
GLI CORSE INCONTRO E LO BACIO’ PRESTO, PORTATE QUI IL VESTITO PIÙ BELLO E RIVESTITELO, METTETEGLI L'ANELLO AL DITO E I CALZARI AI PIEDI.
PORTATE IL VITELLO GRASSO, AMMAZZATELO, MANGIAMO E FACCIAMO FESTA, PERCHÉ QUESTO MIO FIGLIO ERA MORTO ED È TORNATO IN VITA,
ERA PERDUTO ED È STATO RITROVATO.
Obiettivo: Far capire ai bambini l’Amore Misericordioso del Padre che, nonostante l’ingratitudine del figlio, attende il suo ritorno, gli ridona la sua dignità, lo riprende in casa, fa festa per il suo ritorno.
Età 8 – 9 anni
- Lettura della parabola:
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 15,11-32)
Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
2. Comprensione della parabola:
- Di cosa parla Gesù in questo brano evangelico?
- Cosa vuole il figlio minore dal padre?
- E il padre cosa fa?
- Che ne fa il figlio di quei beni paterni?
- Cosa succede a quel figlio?
- Mentre stava con i porci cosa fa quel figlio?
- Pensa solo di tornare dal padre o torna realmente?
- Cosa dice, quando arriva dal padre?
- Cosa fa il padre?
- E il fratello maggiore come giudica questo ritorno?
- Ma poi entra in casa e partecipa alla festa o resta fuori indispettito?
- Applicazione della parabola:
- Ma Gesù di quale padre stava parlando? Chi è questo padre che non fa scenate, soffre, ma lascia libero il figlio di fare le sue esperienze?
- Nella parabola chi siamo noi?
- Ti è capitato a volte di esserti allontanato da Gesù? Quale veste hai perso?
- Come stava il tuo cuore? Cosa hai pensato di fare?
- Quando tu ti trovi come il figlio minore, da chi vai per incontrarti con il Padre misericordioso?
- Cosa fa il confessore per ridarti la veste, l’anello, i calzari?
- Quale cibo prepara per farti rimettere in forze?
- Quando Dio ti riaccoglie, senti nel cuore la festa che si fa in cielo?
- Ti è capitato anche di essere come il figlio maggiore, intransigente verso ilo colpevole?
- Il Padre, secondo te, per poterci perdonare usa la ragione o il cuore?
- Il figlio maggiore, cosa stava usando?
(Chiedere ai bambini di raccontare sul loro quadernino un’esperienza di ritorno a Dio)
DISEGNO
- Invitiamo i bambini a piegare il foglio in due e a scrivere sopra, da una parte “Il Padre”, dall’altra “Il figlio” ed elencare sotto tutti i verbi che indicano le azioni del Padre e dall’altra parte tutti i verbi che indicano le azioni del figlio. Si farà notare che tutte le azioni del Padre sono azioni d’amore e tutte le azioni del figlio sono azioni di egoismo.
GIOCO
- Si mima l’allontanamento del figlio, la vita dissoluta, il ravvedimento, il ritorno, l’incontro con il padre, la festa.
PREGHIERA
- S’invitano i bambini a preparare un esame di coscienza da presentare al confessore nella prima confessione.