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PICCOLI RAGGI

DELL’AMORE MISERICORDIOSO




DICEMBRE 2008

     

 

OTTAVA LEZIONCINA

 

 Il Buon Pastore e il mercenario a confronto

 

IO SONO IL BUON PASTORE E OFFRO LA VITA PER LE PECORE

 

Obiettivo: Fare intuire ai bambini l’amore del Buon Pastore e l’egoismo del mercenario

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,11-16)

 

            Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.

 

  • Si prende un foglio o si usa la lavagna e con una linea verticale si divide in due. A fronte di ogni sezione si scrive: IL BUON PASTORE     │       IL MERCENARIO.
  • Si legge lentamente la parabola e intanto si vanno trascrivendo nella prima sezione tutte le azioni del Buon Pastore e nella seconda tutte le azioni del mercenario. Così:

 

IL BUON PASTORE                                                     IL MERCENARIO

 

  • Offre la vita (amore gratuito)                                          +  Segue le pecore per interesse  (opportunismo)
  • Conosce le pecore (non è indifferente)                            +  Non conosce le pecore (disinteresse)
  • Le pecore lo conoscono (empatia)                                   +  Le pecore lo temono (sfiducia) 
  • Come lo conosce il Padre (conoscenza profonda)            + Non offre la vita (egoismo)
  • Cerca le pecore smarrite (premura)                                  + Non cerca le smarrite (irresponsabilità)
  • Vuole comunicare il suo amore (vuole rendere felici)     + Non ama le pecore (cuore duro)
  • Vuole formare un solo gregge (desiderio di unità)           + Disperde il gregge (malvagità)

 

  • Dopo aver fatto notare le differenze, s’invitano i bambini a decidere con chi vogliono stare.
  • Si fa notare che chi vuol essere guidato ai pascoli buoni della bontà, della generosità, dell’aiuto reciproco, della relazione affettuosa con Dio, deve affidarsi al Buon Pastore, che segue le sue pecorelle come un Padre e una tenera Madre.
  • Si dirà che, come il Buon Pastore indica alle pecorelle quale erba mangiare e quale evitare, in quale prato stare e quali luoghi pericolosi evitare, anche a noi Gesù indicherà quale azione fare e quale evitare, quale compagnia frequentare e da quali compagni stare lontani, dove è bene andare e dove non si deve andare perché potrebbe essere pericoloso per la propria anima, quali ispirazioni seguire e quali tentazioni evitare….
  • Tutto questo può non essere comodo e piacevole, perché mette delle regole alla nostra vita, ma è un bene per noi, perché Gesù indica una via sicura e senza pericoli.
  • Il mercenario lascia che le pecore facciano quello che vogliono, ma quando arriva il lupo, lui se ne scappa e le pecore sono sbranate dal lupo cattivo e possono anche morire.
  • Mercenario può essere ogni persona che ci fa fare quello che vogliamo, senza pensare che ci mettiamo in pericolo.
  • Quando la mamma ci proibisce di usare oggetti pericolosi, ci vuol bene, se non ci dicesse niente, noi potremmo farci male; quando la maestra ci dice di smettere di giocare e di fare i compiti, probabilmente ci dà fastidio, perché piacerebbe continuare a giocare, ma resteremmo dei grandi somaroni e questo sarebbe un male, ecc...

 

                              DISEGNO

 

  •  Si dà ai bambini un tempo per disegnare il Buon Pastore con le sue pecorelle, che vede arrivare il lupo e le difende e il mercenario che vede arrivare il lupo e fugge, lasciando le pecore senza protezione e perciò il lupo le azzanna e le può anche ammazzare.

 

 

 

                                                                                                          GIOCO

 

  • Si può mimare un’uscita del Buon Pastore con le sue pecorelle; Il Pastore indica il sentiero giusto, indica i pericoli dei burroni, indica i pascoli buoni e le erbe velenose. Ad un certo punto arriva il lupo, ma il Buon Pastore lo blocca con il suo bastone, collutta con lui, cade ma si rialza e protegge le sue pecorelle.
  • Quindi si vede arrivare il mercenario con le pecore che lo seguono; sono indisciplinate, vanno mangiando a destra e sinistra, senza badare se sono erbe buone o velenose. il mercenario non si cura di avvisarle. Quando arriva il lupo, lui se ne scappa e lascia le pecore in balia del lupo che le ferisce e alcune le ammazza.

 

PREGHIERA

 

  • S’invitano i bambini a scrivere una preghiera o una letterina al Buon Pastore, per ringraziarlo della sua continua protezione. Si può chiedere anche di difenderli dal lupo cattivo, ma anche di aiutarli a riconoscere il mercenario, per non affidarsi a lui e poi doversi trovare nei guai.

 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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