QUARTA LEZIONCINA
Comprensione della parabola
I PASCOLI ERBOSI
- Obiettivo: Far capire ai bimbi l’importanza del cibo spirituale
- Si legge il salmo del Buon Pastore (Sal 23,1-3)
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.
- Si chiede ai bambini di quale, quelle erbe verdeggianti, quelle acque tranquille che danno forza per camminare, cosa saranno?
- Si aspettano le loro risposte. Si accettano tutte le risposte che indicano qualcosa che soddisfa un loro bisogno, anche il cibo, la casa, i giocattoli, ma poi si fa capire che ci sono beni di valore più grande come la mamma e il papà, i fratelli e le sorelle, gli amici, gli insegnanti… e poi ancora l’amicizia con Lui, la sua Parola, il Battesimo, il sacramento del Perdono, l’Eucaristia, e poi ancora gli Angeli custodi, la Madonna che si prende cura della nostra anima, come mamma si prende cura del nostro corpo. Se noi ci nutriamo con amore e gratitudine questi doni del Buon Pastore, cresciamo forti e robusti spiritualmente e, piano piano si fanno le stesse cose che faceva Gesù quando era piccolo: si diventa gentili, rispettosi, generosi, altruisti, obbedienti, studiosi, si cresce in età, sapienza e grazia davanti a Dio e agli uomini.
- Si fa capire ancora che seguendo Gesù si cammina per un sentiero che conduce nel suo Regno, dove c’è solo gioia, felicità, pace, bellezza, bontà, festa!....
- Il Buon Pastore conduce le pecorelle ad acque tranquille, dove non corrono alcun pericolo, non ad acque tempestose che le potrebbero travolgere. Perché Lui ama le pecore e dà loro solo cose belle e buone, perché Lui è il Buon Pastore, non è un mercenario che non ama le pecore.
- A questo punto si chiede ai bambini se loro hanno ricevuto tutti questi bei doni per il corpo, per il cuore, per l’anima….
DISEGNO
- S’invitano i bambini a disegnare i pascoli erbosi, si lascia libertà di espressione. Possono disegnare sia un pastore con le pecore, sia l’interpretazione che è stata fatta.
GIOCO
- Si può mimare un’uscita con il Buon Pastore. Le pecorelle chiedono al B. P. cibo, carezze, dolci, amici e Lui li accontenta.
- Si fa notare che davvero Gesù ci ha dato tutte queste cose per farci felici, anche se, per darcele si serve dei nostri genitori, degli amici, degli insegnanti, dei catechisti, ecc. Tutte queste persone sono tutte al servizio del B. P., per darci quello di cui abbiamo bisogno, ma è sempre Lui che ce le dà.
PREGHIERA
- S’invitano i bambini a dire grazie al Buon Pastore, magari con una semplice preghiera litanica. (Es. Per il cibo che mi dai, ti ringrazio Gesù. Per i vestiti….ecc) Se sono in grado di farlo possono scrivere la preghiera sul quaderno del Buon Pastore, che va tenuto sempre con cura, come una cosa preziosa.
CANTO
- Si può cantare anche il canto del Buon Pastore.
IL SIGNORE E’ IL MIO PASTORE
Il Signore è il mio pastore,
nulla manca ad ogni attesa,
in verdissimi prati mi pasce,
mi disseta a placide acque.
E’ ristoro dell’anima mia,
in sentieri diritti mi guida,
per amore del santo suo nome,
dietro lui mi sento sicuro.
Pur se andassi per valle oscura,
non avrò a temere alcun male,
perché sempre mi sei vicino,
mi sostieni col tuo vincastro.
Quale mensa per me Tu prepari,
sotto gli occhi dei miei nemici
e di olio mi ungi il capo:
il mio calice è colmo di ebbrezza.
Bontà e grazia mi sono compagne
quanto dura il mio cammino:
io starò nella casa di Dio
lungo tutto il migrare dei giorni.