Servo di Dio Guido di Fontgalland Fanciullo
Parigi, Francia, 30 novembre 1913 - 24 gennaio 1925
Lo aveva detto san Pio X, un secolo fa, quando decise di dare la prima comunione ai bambini: «Avremo dei santi bambini!». E così è stato.
Il secolo scorso, tra le altre cose, ha visto nascere tanti bambini “santi”. Non importa il fatto che non siano ancora tutti canonizzati, santi di altare. Importa sapere che tanti bambini hanno vissuto un amore speciale e appassionato per Gesù, che hanno messo in pratica, nella loro breve vita, il Vangelo, fino a diventare santi, felici.
Guido di Fontgalland è uno di questi. Un bambino ordinario, come gli altri, nato a Parigi il 30 novembre 1913 e morto il 24 gennaio 1925 a 11 anni, per una malattia inguaribile.
Nel giorno della sua Prima Comunione Gesù gli aveva detto che presto sarebbe andato in Cielo e lui aveva risposto: «Sì!». «La parola più bella che si possa dire a Dio - diceva - è sì. Se la Madonna non avesse detto sì all’Angelo, che ne sarebbe del mondo?».
E prima di morire, consolando la mamma diceva: «Mammina cara, devo dirti un segreto: io sto per morire. La Madonna verrà a prendermi. L’idea di lasciare papà, Marco e soprattutto te m’ha fatto soffrire. Ma poiché Dio lo vuole, mi lascio prendere. La Madonna me l’ha detto: dalle tue braccia passerò alle sue. Non piangere, mamma, sarà così dolce morire così!».
Il ragazzo Guido di Fontgalland si immolava per salvare anime.
Il pomeriggio di un giorno andò col fratello ad un circo equestre. Alla istitutrice che gli domandava che cosa aveva visto, rispose: «Invece di guardare gli esercizi equestri, cercavo di contare quanti erano i ragazzi e le persone grandi, e quante di esse amavano il buon Gesù: domani nella mia Comunione pregherò per quelli del circo». Le sue preghiere servirono a convertire un fanciullo del circo di nome Ugo e con lui un giovane della compagnia equestre di nome Tom Tim Pouce.
Il piccolo Guido di Fontgalland parlava spesso del Paradiso. Gli domandarono: «Ma tu come lo immagini il Paradiso? ». Rispose: «Io non lo immagino affatto. Io so com’è: il Paradiso è Gesù. Gesù è il Paradiso».