ALDO MARCOZZI
Milano, 25 luglio 1914 – 24 novembre 1928
Aldo Marcozzi nacque a Milano il 25 luglio 1914 da una buona e distinta famiglia. Ricevé un’ottima educazione cristiana, prima dai genitori, poi dalle insegnanti della scuola e a nove anni prese a frequentare l’Istituto Gonzaga di Milano, retto dai Fratelli delle Scuole Cristiane.
Della sua breve esistenza non vi sono episodi straordinari, ma tutto nella vita quotidiana fu eccezionale in lui, come l’intelligenza, il candore della sua anima, lo studio, la devozione ardente a Gesù e alla Madonna, la fedeltà ai doveri quotidiani, la bontà verso il prossimo, la preghiera.
Appassionato per lo sport, alto, slanciato, elegante e gentile nei modi, premuroso, espansivo, sempre sorridente, Aldo fu una bella figura di ragazzo cristiano e nei suoi occhi puri e gioiosi, si poteva leggere tutta la serenità della sua anima.
Leggeva ogni giorno il Vangelo, eletto a codice della sua vita; totalmente fedele a Gesù rinunciava volentieri a tutto per Lui, come la domenica se invitato ad una gita, non esisteva la possibilità di partecipare alla Messa, respingeva l’invito.
La sua giovanissima esistenza era da lui intesa come appartenente alla “milizia” per Cristo-Re; nel suo diario annotò durante un corso di Esercizi Spirituali, tutta la sua gioia di essere cristiano-cattolico e l’impegno di professare la sua fede, vivendola intimamente e interamente.
Aldo si può dire con certezza, era un innamorato di Gesù Eucaristico, dall’età di dieci anni partecipava alla Messa ogni mattina facendo il chierichetto e ricevendo la Comunione, si confessava ogni settimana, convinto che anche il più lieve peccato offendeva l’amore di Gesù Eucaristia; la mamma disse: “L’Eucaristia fu il più grande desiderio di Aldo in vita e il suo supremo desiderio in morte”.
Una giornata senza l’Eucaristia era per Aldo Marcozzi una giornata senza sole e piena soltanto di tristezza; riceveva la S. Comunione e si raccoglieva per il ringraziamento, con un fervore che suscitava l’ammirazione dei presenti e lo stimolo a pregare per i compagni della sua età.
Dopo la S. Messa, il Rosario era la sua preghiera prediletta e fra tutti i misteri, quello riguardante il Paradiso era il più gradito; e il quinto Mistero Glorioso: “Maria regina del cielo e della terra e la gloria di tutti gli angeli e i santi” volle, come ultimo desiderio sul letto di morte, che la mamma piangente recitasse per lui.
Colpito da grave malattia, ebbe una lunga agonia, durante la quale non faceva altro che sospirare il nome di Gesù; la sua, più che una morte fu un trionfo di santità, così come profetizzò papa s. Pio X “Vi saranno molti santi tra i fanciulli”; Aldo Marcozzi, l’”adolescente radioso ed eucaristico”, morì sorridendo ai suoi genitori e parenti stretti intorno al suo letto, sabato 24 novembre 1928 nella sua casa di Milano.
Autore: Antonio Borrelli