GIACINTA MARTO
Il 13 maggio 1917 si trovava a Cova da Iria, vicino alla località di Fatima, in Portogallo, insieme al fratello maggiore Francisco e alla cugina Lúcia dos Santos, per badare al gregge.
Secondo qanto riferito dai pastorelli, improvvisamente videro apparire una "signora", che identificarono con la Madonna, che aveva rivelato loro tre segreti, noti in seguito come "Segreti di Fátima". Le apparizioni sarebbero continuate fino al 13 ottobre 1917, quando si verificò il fenomeno noto come Miracolo del sole.
Lucia racconta che all'epoca Jacinta era una bambina come tante altre: le piaceva giocare e ballare ed era un po' permalosa. Dopo l'incontro con la Madonna, però, la sua vita e le sue abitudini erano cambiate: pregava molto, fino a quando, il 23 dicembre 1918, fu colpita, assieme al fratello Francisco, dal terribile virus della spagnola.
Rispetto al fratello la malattia fu più lunga e dolorosa. Venne anche ricoverata, inutilmente, all'ospedale di Lisbona, dove morì il 20 febbraio 1920.
È stata beatificata da Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000 e proclamata santa il 13 maggio 2017 da papa Francesco in occasione del centenario della prima apparizione della Madonna di Fatima-
Il suo corpo è venerato nel Santuario di Fátima.
Il miracolo per la canonizzazione]
In generale, ai fini della canonizzazione, la Chiesa cattolica ritiene necessario un secondo miracolo, dopo quello richiesto per la beatificazione: nel caso di Giacinta, ha ritenuto miracolosa la guarigione del bambino brasiliano Lucas Maeda de Oliveira, caduto accidentalmente da un'altezza di sei metri e mezzo il 3 marzo 2013, mentre giocava con la sorellina a casa del nonno a Campo Mourão, nello Stato del Paraná.
Nella caduta il bambino riportava "grave trauma cranio-encefalico aperto con perdita di sostanza cerebrale, coma grave e danno assonale diffuso, con serio pericolo di morte o di gravi conseguenze". La Consulta medica della Congregazione delle Cause dei Santi che aveva esaminato il caso, il 2 febbraio 2017 aveva dichiarato scientificamente inspiegabile la successiva completa e rapidissima guarigione.[3]
Il padre del bambino, raccogliendolo dal marciapiede subito dopo l'incidente, aveva invocato la Madonna di Fátima e i beati Francisco e Jacinta Marto, pregati quella notte stessa dai familiari insieme a una comunità di suore carmelitane.