SANTINA CAMPANA
Alfedena (L'Aquila), 2 febbraio 1929 - Pescina (L'Aquila), 4 ottobre 1950
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Santina Campana nacque ad Alfedena (L'Aquila) il 2 febbraio 1929. Fin da piccola imparò ad amare Gesù sopra ogni cosa e a 7 anni si offrì "vittima" per la vocazione religiosa della sorelle e sacerdotale dei fratelli. Disse: "Dove c'è una vocazione, non può mancare una vittima". Rinnovò la sua offerta di "vittima" fino alla morte. A 14 anni, a causa della seconda guerra mondiale, fu sfollata per le montagne nevose dell'Abruzzo e del Molise. Si ammalò gravemente di pleurite.
Irradiando la luce celeste incoraggiava tutti ripetendo: "Coraggio, sarà quello che il Signore vorrà, se Egli non permetterà, nessuno ci potrà fare del male".
Offriva la sua vita per il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti e le Missioni.
A 16 anni andò novizia tra le Suore di Carità edificando le Maestre e Consorelle con lo spirito di sacrificio e di fede :"Voglio farmi santa, e grande santa", ripeteva. A 17 anni, a causa di una emottisi polmonare, lasciò il Noviziato per entrare in Sanatorio.
Dal letto di dolore, che lei chiamava il suo "trono bianco" attirava le anime afflitte e le consolava: "Coraggio il soffrire passa, l'aver sofferto rimane".
Ricca di meriti e di virtù eroiche morì a 21 anni, il 4 ottobre 1950.
Nella grande fioritura di giovani donne morte in concetto di santità, le cui cause di beatificazione sono in corso presso la competente Congregazione Vaticana o presso le Diocesi di origine, spiccano i nomi di quelle giovani, che hanno dimostrato la loro adesione alla volontà di Dio, accettando le sofferenze di malattie più o meno lunghe, più o meno invalidanti, vissute spesso per anni in un letto.
Letto diventato altare per il sacrificio della loro giovinezza, offerta per la salvezza della propria anima e del mondo; ricordiamo alcune Serve di Dio italiane: Paola Renata Carboni (1908-1927), 19 anni di Fermo; Paola Adamo (1963-1978), 15 anni morta a Taranto; Teresa Ferdinandi (1912-1940), 28 anni di Todi; Angela Iacobellis (1948-1961), 13 anni morta a Napoli; Bianca Chilovi (1909-1934), 25 anni di Cles (Trento); Filomena Giovanna Genovese (1835-1864), 29 anni di Nocera Superiore; Luigia Mazzotta (1900-1922), 22 anni di Lecce.
A loro bisogna aggiungere la Serva di Dio Santina Campana di 21 anni abruzzese, la cui Causa di beatificazione iniziata il 2 marzo 1968, è in avanzata fase conclusiva.
Santina nacque il 2 febbraio 1929 ad Alfedena (L’Aquila), settima dei nove figli di Giuseppe Campana e Margherita Di Palma, contadini del piccolo paese montano, situato nell’incantevole Parco Nazionale d’Abruzzo.
La sua era una famiglia benedetta da Dio, perché ben cinque fratelli oltre lei, dei sette che superarono l’infanzia, ebbero la vocazione alla vita consacrata: Maria Rosaria nelle Suore della Carità (suor Alfonsa), Requilde e Domenica fra le Figlie della Divina Provvidenza (suor Paola e suor Giuseppa), Sabatino tra i Benedettini (don Bruno Maria) e Michele tra i Cappuccini (padre Leone). Tanta Grazia in una sola famiglia era anche il frutto delle intense preghiere di Santina Campana, che sin da piccola offriva a Dio i suoi piccoli sacrifici e le accorate preghiere, affinché il sorgere e la perseveranza delle vocazioni delle sorelle e dei fratelli, desse il suo frutto fino in fondo, scrivendo così una bellissima pagina sulla fede e spiritualità della famiglia Campana.