LA PERLA PREZIOSA
(Continua dal numero precedente)
EFFETTI DEL PECCATO
Si trovarono sulla terra: tutto era ancora bello ma le piante avevano le spine, gli animali erano feroci, i frutti erano amari e velenosi…
Che grande sbaglio! Ma che fare? Si abbracciarono ancora ma quell’abbraccio non era più tenero e rassicurante come quando stavano con Dio!
Passava il tempo, lungo, pesante, avevano freddo in certe stagioni, caldo in certe altre. Cercarono di farsi delle vesti, ma dove potevano ripararsi dai temporali spaventosi che c’erano?
Osservarono gli animali che andavano e rifugiarsi nelle caverne dei monti e lo fecero anche loro.
Ma un giorno Eva disse ad Adamo: “Vedi, mi è nato un bambino, è bello, lo proteggeremo col nostro amore”. Lo chiamarono Caino. Dopo un po’ di tempo ne nacque un altro. Lo chiamarono Abele. Erano belli ma non erano uguali: Caino era rissoso, geloso del fratello, Abele era dolce e buono.
La gelosia, peccato dell’egoismo umano, che non tollera che altri siano migliori di noi, spinse Caino ad odiare il fratello.
Dio aveva visto che il male covava nel suo cuore e gli aveva detto: “Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il male è accovacciato alla tua porta. Tu domina il tuo istinto cattivo”.
Ma Caino non diede ascolto alle parole di Dio e uccise il fratello Abele.
Adamo ed Eva capirono che anche loro erano nati con la perla sporcata.
Unico conforto per la prima coppia umana fu la promessa del Salvatore: avevano la speranza che il Redentore sarebbe venuto, perché Dio non mentisce.
I discendenti d Adamo ed Eva aspettarono millenni perché la promessa di Dio si realizzasse.
I Patriarchi tennero desto in mezzo al popolo il ricordo che Dio avrebbe mandato il Messia a salvarli. A volte furono fedeli ai loro consigli, altre volte no.
I Patriarchi, fecero con Dio anche il patto che lo avrebbero seguito con amore, ma gli uomini non sono costanti nel bene.
Poi mandò i Profeti che ricordavano al popolo le promesse di Dio.
Piccolo Raggio, tu sei nato dopo che la promessa del Salvatore si era realizzata perciò sei molto più fortunato dei bambini nati prima della nascita di Gesù.
Vogliamo ringraziare Dio per questo grande dono?
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
(Continua al numero successivo)