… DAVANTI AL COORDINATORE RESPONSABIOLE …
In questi anni di formazione la nostra vita si è arricchita, abbiamo più chiaro il fatto che la nostra esistenza non si basa esclusivamente su ciò che è terreno, visibile, ma soprattutto deve guardare all'eterno. Le cose materiali, pur se necessarie non sono quelle più importanti per la nostra salvezza, ecco che allora questi incontri hanno riaperto le nostre menti ed i nostri cuori; il tragitto percorso fin'ora ci ha aiutato a discernere meglio certi atteggiamenti che avevamo e che ancora talvolta abbiamo, ci viene costantemente in aiuto per farci ricordare che siamo in cammino verso un'altra città, che dobbiamo rimanere costantemente in contatto con il cielo. Dio con la sua immensa bontà ci ha lasciato liberi di scegliere, sta a noi riuscire a distinguere ciò che è bene da ciò che è male, accettare la volontà di Dio anche se non riusciamo a comprenderla, in special modo quando si
manifesta attraverso situazioni dolorose. Per salire in cielo dobbiamo aver in noi tanto, tanto amore, lasciando da parte il nostro io, e nelle tribolazioni della vita offrire le nostre sofferenze a Dio. Dovremmo altresì adoperarci per dare anche ad altri la possibilità di farcela, di riuscire ad affrontare situazioni difficili, essere capaci di consigliare, di assistere, di infondere fiducia evitando giudizi frettolosi ed avventati perché non possiamo sapere cosa sta vivendo chi ci vive accanto: c'è chi esterna il proprio dolore e chi lo vive nel silenzio e nel nascondimento, non volendo che altri soffrano con lui. Ma non dobbiamo dimenticare che noi siamo soggetti a sbagli ed omissioni, ed abbiamo bisogno di consigli, ammonimenti, fiducia da parte degli altri, correzioni, giudizi, ecco che solo riconoscendoci bisognosi riusciremmo ad essere di aiuto al prossimo.
Per orientare qualcuno su una strada dobbiamo prima conoscere questo percorso, per correggerlo dobbiamo conoscere le situazioni in cui ha sbagliato, magari in buona fede, inconsapevolmente. Dobbiamo altresì riconoscere l'autorità di altre persone, dare fiducia e seguirne gli insegnamenti, solo così prima o poi riusciremmo a dare a nostra volta dei consigli, delle valutazioni e ad essere obbiettivi, senza avere preconcetti, correggere con mitezza, cercando di appianare controversie e discordie. San Giovanni Calabria scriveva: “la santità è necessaria, sì, ma sai bene che non consiste in doni straordinari, bensì nel compiere giorno per giorno con grande semplicità e serenità i voleri del Signore. Consiste nell'adempimento calmo e generoso dei propri doveri quotidiani.
Maria (Comunità di Pozzo)