.... per essere segno e strumento del tuo Amore nel mondo ....
Maria (Comunità di Pozzo)
Cristo si è offerto in sacrificio al Padre coinvolgendo anche tutta la nostra esistenza, lo Spirito Santo infatti attraverso la Chiesa, Corpo di Cristo, ci inserisce nel nuovo mondo che Gesù ha creato per noi. Accogliere e ringraziare Dio per tutto quello che ci ha donato è parte del vivere di ogni cristiano. Pregando ci prepariamo a ricevere quello che Dio ci ha dato, ad accogliere la sua volontà verso di noi ed allo stesso tempo cooperiamo alla creazione con le nostre opere. Non dimentichiamo infatti che siamo chiamati ad essere figli ed eredi del Regno. La famiglia dovrebbe così diventare luogo di crescita, di promozione della dignità, di pace e di apertura alla volontà dello Spirito Santo ed in questo ci aiuta la forza che ci viene dalla preghiera costante, dal dialogare con Dio che ci rinnova con la forza del suo Spirito. Dio ha creato l' Universo e prende parte alla storia dell' umanità con la sua provvidenza ma ci chiede anche di farci suoi collaboratori, di non perdere anzi di far crescere la speranza, perché la nostra strada è la stessa strada percorsa da Gesù, la via della Croce che porta alla Risurrezione ed alla salvezza. Via che dobbiamo percorrere anche sbagliando, ma continuando a cercare finché non riusciamo a trovare la retta via, sorretti dalla Grazia divina, accettando i doni del mondo ma capaci di discernere il bene dal male. La nostra speranza nasce dalla Fede nel Risorto, e cresce aiutata dal nostro modo di vivere, con gratuità, riconoscenza, amicizia, con amore verso il prossimo oltre che verso Dio. Siamo deboli e peccatori ma siamo anche capaci di riconoscere che abbiamo bisogno della misericordia di Dio che ci porta sempre a nuova conversione, se solo siamo capaci di riconoscerci servi inutili e chicchi di grano che solo morendo (al peccato) rinascono a nuova vita dando spighe che nutrono le genti, ma questi campi vanno coltivati con cura per far sì che il grano germogli e dia frutto. Dobbiamo altresì essere attenti ai bisogni dei poveri, non solo materiali ma poveri di amicizie, ricchi di incomprensioni, oppressi dall' abbandono di chi dovrebbe stargli accanto e dar conforto, a volte sono anche fanciulli che giocando "disturbano" e vengono per questo allontanati o costretti a rientrare in casa. Dio conosce le nostre debolezze, le difficoltà che ogni giorno possiamo incontrare nel nostro cammino ed è sempre pronto a soccorrerci, anche se noi non comprendiamo le situazioni drammatiche e dolorose che siamo portati ad affrontare. Gesù ci indica la via per arrivare al Padre ma noi dobbiamo essere capaci di renderci disponibili a seguirlo, a partecipare alla sua missione come hanno fatto i discepoli. Gesù dice "Voi siete il sale della terra .... la luce del mondo ...." facendoci comprendere che il Regno divino è già in mezzo a noi ma ha bisogno di essere alimentato, di essere fermentato(?) come il lievito fa con la pasta, di crescere come il granello di senape che si trasformerà in pianta rigogliosa. I poveri che Gesù incontra e che ci ricorda "...saranno con voi fino alla fine del mondo .." ci ricordano che il male è superiore alle nostre forze e solo con l' aiuto divino è possibile sconfiggerlo, Gesù nell' Ultima Cena ha dato inizio alla sconfitta della morte, memoria che rende presente la sua morte e risurrezione, segno dell' amore di Dio per tutta l' umanità. Nell' orto degli ulivi mentre Gesù soffre indicibilmente gli Apostoli si addormentano, anche oggi purtroppo tanti cristiani sono sprofondati nel sonno vero o finto e non riescono a vedere il dolore di tanti fratelli che soffrono per le ingiustizie, per le guerre, per la fame. Chi veramente testimonia la morte e risurrezione di Gesù sono i missionari, che tante volte oltre che discepoli sono martiri. La Risurrezione è capita solo alla luce della Fede ed è conferma della reale esistenza di Gesù, che ha ridato all' uomo la dignità di creatura nuova, dopo che questa era stata persa a causa del peccato. Nell' uomo la verità è a volte sopraffatta dall' ingiustizia e dal peccato, ma Dio non smette mai di cercarlo per salvarlo con la sua Misericordia. Le sofferenze che Gesù ha patito e continua a patire per i peccati dell' uomo non vengono meno a distanza di secoli, Dio si fa povero per noi, si fa debole, muore in Croce per renderci ricchi di fede e di amore, forti di fronte al male, vivi nella vita eterna dopo la morte terrena, ci aiuta a riconoscere i nostri limiti, la nostra fragilità, a farci comprendere che dobbiamo essere umili e miti, dobbiamo cercare di costruire ponti di amicizia e di amore, ascoltare il prossimo, accoglierlo senza pregiudizi, in fondo ognuno di noi ha il desiderio di essere accolto, accettato, compreso, desiderio di realizzarsi, ed allora perché questo deve essere prerogativa solo nostra e non anche dei nostri fratelli conosciuti o sconosciuti? Non chiudiamo gli occhi per non vedere, abbiamo ricevuto dei grandi doni, cerchiamo di condividerli. Ricordiamoci di essere comunità, popolo in cammino verso il Regno di Dio, che continuamente ci indica la strada con il suo amore infinito, sempre pronto a perdonarci. A volte il viaggio è scomodo, ci fa paura, ma se confidiamo nel Padre riusciremo a superare difficoltà e pregiudizi, illuminando anche il cammino di altre persone in difficoltà. La nostra ricchezza più che nelle cose terrene sta nell' amore che abbiamo per Dio, più che confidare nelle nostre forze dobbiamo confidare nelle forze che provengono dal Cielo, dallo Spirito Santo che continuamente opera in questo nostro mondo martoriato da guerre ed incomprensioni, dove il cellulare ed i mezzi di comunicazione prendono il sopravvento su momenti di silenzio e di meditazioni, oggi più che mai necessari, oserei dire indispensabili, nella nostra vita. Dio parla ancora come nei tempi antichi, sta a noi ascoltarlo. Quando la Parola di Dio tocca i nostri cuori ci rende liberi da tante schiavitù, ci aiuta a crescere, a prendere posizione, ci interpella e fa sì che ci rendiamo coscienti di quanto siamo imperfetti. La nostra vita di cristiani inizia con il Battesimo e culmina nell' Eucaristia, i due Sacramenti che ci donano una nuova vita e la redenzione. Il Battesimo liberandoci dal peccato ci rende anche membri della Chiesa e l' Eucaristia ci fa partecipare all' offerta che Gesù ha fatto di sé stesso al Padre. Gesù si è fatto battezzare da Giovanni come se fosse peccatore come noi, pur essendo senza peccato e perciò senza bisogno di purificazione, e si è lasciato giudicare e condannare a morte pur non essendo colpevole, per assumere la nostra condizione umana. L' acqua del Battesimo è salvezza, il sepolcro è sconfitta della morte. Il Battesimo ci rende creature nuove e ci fa partecipare al popolo dei Santi. San Paolo nelle Lettere agli Efesini chiama i cristiani " .... i santi che sono a Roma, Corinto ....." esortandoli a vivere " ....come si addice ai santi...." (Ef. 5,3) e si rivestano " siccome eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza" (Col. 3,12). Dobbiamo continuamente lottare contro il male, con una conversione continua, nella semplice vita di tutti i giorni,( non servono grandi imprese o grandi carismi per essere santi ), rimanendo umili e riconducendo a Dio ogni nostra azione. " Il Figlio dell' uomo non è venuto per essere servito ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti " (Mc. 10,45) cerchiamo allora anche noi di metterci al servizio di chi ha bisogno. La misericordia di Dio è più grande del più grande peccato che l'uomo possa commettere, sempre ci è offerta la possibilità del perdono, da questo dovremmo imparare ad avere misericordia verso il nostro prossimo, l' accettazione delle prove che il Cielo vuole darci in unione alle sofferenze di Cristo e la riscoperta del perdono del Padre che ben è descritta nella parabola del Figliol prodigo. Dobbiamo, come il pubblicano, avere l' umiltà di credere che solo la misericordia di Dio ci può salvare. Dovremmo vivere le Beatitudini, pregare per la conversione nostra e del prossimo e ricordarci che dal Cielo i santi intercedono per noi, ma oltre i santi riconosciuti ufficialmente, tante altre persone comuni, attraverso la loro vita quotidiana, si sono santificate, anche senza compiere miracoli, vivendo appunto lo spirito delle Beatitudini. Dio ci ha creati a sua immagine e con Lui siamo continuamente "costruttori" della nostra vita, dovremmo cercare di vivere in noi " gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù" (Fil. 2,5), essere costruttori di pace, attenti a chi soffre, ai poveri, agli ammalati, operare per la pace e seguire la volontà di Dio per noi, evitare il male, le ingiustizie, le incomprensioni verso il prossimo, avere un cuore pulito ed umile, docile agli insegnamenti della Chiesa, mettere a servizio degli altri i doni che Dio ci ha dato, Dio ci chiama a collaborare con Lui, rafforzando la nostra fede. Fede che aiuta a scorgere il bene che ci circonda e fa altresì capire come tante cose sono senza valore, ci aiuta a rifiutare gli idoli ed a ridimensionare tante situazioni che fanno perdere di vista valori come la famiglia, l' amicizia, il rispetto per le persone, dando la precedenza al denaro, al successo, alla carriera, al divismo. Gesù si è fatto uomo per renderci "....segno e strumento del suo amore....", amore che riceviamo gratuitamente e che gratuitamente dobbiamo donare noi stessi.