... io N.N., pieno di fiducia, chiedo umilmente la grazia di servirti
Associazione " Amore Misericordioso ".
Troppe volte gli uomini opprimono i loro simili con prepotenze di ogni genere, non solo fisiche ma anche psichiche e spirituali, li affliggono negando libertà di espressione, sfruttandoli con lavori pesanti e sottopagati, quasi al limite della schiavitù, mostrando indifferenza alle necessità quando non anche negligenza nei loro confronti, costringendoli a turni massacranti ed a vivere in vere e proprie baracche se non tuguri. Marco ci ricorda con le parole di Gesù che dovremmo prestare attenzione alle necessità dei nostri fratelli, essere condiscendenti, intermediari per le loro necessità, agire con gratuità per cercare di alleviare le loro sofferenze, prodigarci per alleggerire le loro tribolazioni. San Paolo nella Lettera agli Ebrei ci rammenta che noi non abbiamo quaggiù una città nella quale resteremo per sempre, noi siamo alla ricerca della città che deve ancora venire. Per mezzo di Gesù, cerchiamo di offrire continuamente a Dio, come sacrificio, le nostre preghiere di lode, il frutto delle nostre labbra che cantano il suo nome. ( Eb 13,12 ), Se ricordassimo queste parole di San Paolo certamente ci comporteremmo in modo diverso, presteremmo attenzione alle necessità dei nostri fratelli, ci comporteremmo in modo più arrendevole, senza arroganza e prepotenza, saremmo più accondiscendenti, più " mansueti " nelle nostre risposte ed azioni, più docili al volere di Dio, saremmo strumenti nelle mani di Dio, "matite" che scrivono ciò che lo Spirito ci ispira, "scope" che spazzano le polveri che ricoprono tanta parte della nostra vita.
"Come i due discepoli del Vangelo ti imploriamo Signore Gesù, rimani con noi!", San Giovanni Paolo II ci ricorda che solo così riusciremmo ad essere riconoscenti per quello che abbiamo, ad agire con gratuità e non per ricavarne un compenso, a donarci agli altri senza aspettarci lodi od apprezzamenti, senza desiderare di venire contraccambiati. Le nostre azioni verso il prossimo saranno allora improntate all' ascolto, ed in questo lo Spirito Santo ci sarà di sostegno, non dimentichiamoci che Dio accompagna ogni momento della nostra vita, e se accettiamo la sua Misericordia ci darà la forza di essere a nostra volta misericordiosi. Gesù ci invita ad esercitare la nostra autorità come servizio per gli altri "... chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore...." ( Mc 10, 42-44 ), ciò significa che dovremmo essere modelli per aiutare e far crescere chi ci sta vicino e non dei padroni che comandano ed esigono. La salvezza non viene dall’uomo bensì da Dio, ma Dio ci chiede di cooperare con Lui per questa salvezza, non è l'esteriorità del denaro e del potere che ci salva bensì il servizio dell'amore gratuito al prossimo. Dio che ha liberato Israele dalla schiavitù continua ancor oggi la sua opera di salvezza, ci affida il Creato perché anche noi continuiamo con il nostro impegno la creazione, l'uomo diventa costruttore così della propria storia, del proprio futuro e questo richiede impegno, sacrificio, donazione di sé agli altri, diventare uomini nuovi, superare la nostra inclinazione al male, abituarci ad una convivenza umana nuova, senza pregiudizi, essere creature fedeli al volere di Dio, essere attenti alle sofferenze del prossimo, ma le nostre virtù possiamo "esercitarle" solo con la forza che ci viene da Dio. "E' lo Spirito che dà la vita" (Gv 6,63) ed è quello che ci rende capaci di essere membra di Cristo, lievito che fermenta, pianta che dà frutto. Solo ascoltando la Parola di Dio riusciremmo ad avere una coscienza retta e saremmo in grado di proseguire nel cammino terreno intessendo relazioni rispettose degli altri, veritiere, sincere, certo potremmo commettere degli errori, siamo esseri umani, ma se avremmo rettitudine di cuore il Signore sicuramente ci aiuterà a trarre del bene anche da questi errori, ed in questo ci vengono in aiuto anche i direttori spirituali, l' ascolto di sacerdoti e religiosi. Facendo attenzione di non cadere nelle parole di falsi profeti e di false pseudo religioni che promettono pace e serenità escludendo il dolore, solo attraverso la Croce si arriva alla Resurrezione ed alla vita eterna.
Siamo sempre in lotta con il peccato, dobbiamo affrontare la fatica di conflitti e tensioni interiori oltre quelle esteriori fisiche, materiali, ma lo Spirito Santo donatoci da Dio ci è sempre accanto e ci sostiene nel percorso che ci porta verso la città dove abiteremo per sempre. La Parola di Dio con Gesù fatto Uomo è diventata " linguaggio umano ", la Chiesa contemporanea si serve oggi dei nuovi metodi di comunicazione per raggiungere l'umanità, ed in questo gli operatori hanno una grande responsabilità: rimanere fedeli a Dio. Oggi più che mai è necessario perché si è "costretti" a confrontarsi con tanti popoli diversi che convivono nello stesso paese, con la mentalità dei giovani che tende ad uscire dagli schemi prestabiliti, cercando di comprendere sempre di più e sempre meglio, e dunque ponendo tanti interrogativi. E' necessario allora cercare di rispondere a tante esigenze, aspirazioni, richieste che nel passato erano tenute nascoste per paura o vergogna o soggezione nell'esternarle, ogni credente deve quindi cercare di rispondere a Dio e di rispondere anche al prossimo, di testimoniare la propria fede, ricercando la giustizia, promuovendo condizioni di vita più umane, non tacendo di fronte ai soprusi, ai pregiudizi, agli sfruttamenti.
Ricordiamoci con Giovanni che " Dio è Amore ", che salva e redime, dovremmo promuo-vere lo sviluppo umano con opere di assistenza, di carità, Gesù guariva le infermità fisiche e spirituali, noi dovremmo cercare di alleviare almeno la solitudine di tante persone, riconoscendone la dignità ed il valore di esseri creati, come noi, a immagine di Dio, partecipando alle loro esigenze, alla loro muta richiesta di amore. Per renderci testimoni dobbiamo rispettare gli altri, non imporre con la forza il nostro credo, dovremmo essere piccoli semi che col tempo germogliano e crescono nella vita degli altri, in alcuni porteremmo frutto, in altri saremmo scartati e calpestati, ma dovremmo avere costanza ed abnegazione e coraggio di ricominciare, di lottare contro le potenze del male che oggigiorno viaggiano velocissime via Internet, e non solo col passaparola come avveniva nel secolo scorso, apparenze che seducono ma che, alla fine, si trasformano in cenere, mentre la Parola di Dio che ci incammina sulla via della Croce ci conduce alla vetta più eccelsa, quella della vita eterna in comunione con la Santissima Trinità. Dio ci chiama alla conversione attraverso prove e tribolazioni, sofferenze, sconfitte, successi e fallimenti che mettono alla prova la nostra fedeltà al Signore. Dio non usa i nostri pesi e le nostre misure e, per consolarci, in ogni tempo ci dona grandi figure di Santi che fanno risplendere il nostro tempo con la Luce che ci viene da Cristo. Ricordiamoci inoltre che la nostra salvezza ci viene dalla infinita Misericordia di Dio, sempre pronto ad accoglierci ed a perdonarci, la missione che abbiamo è quella di cercare di essere uniti nella Chiesa, superando orgoglio, pregiudizi, falsità, insiti nella nostra natura, cercando di avere un cuore pulito, libero da ambizioni smodate, da volontà di essere superiori a tutto e a tutti, preghiamo per gli altri e saremmo sicuri che qualcun altro pregherà per noi, per la nostra santificazione, ricordando le grandi figure dei santi conosciuti ma anche le tante figure di persone sante che vivono intorno a noi. Gesù ha lavato i piedi ai discepoli ,ci ha detto " ...amatevi come io vi ho amato..", e questa dovrebbe essere la nostra vocazione, rimanere con l'aiuto dello Spirito Santo nel suo Amore, portatori di gioia, Gesù si è fatto umile e povero ed è morto in Croce per salvarci e redimerci, amando Gesù diventeremmo capaci di donare il nostro amore al prossimo, di prodigarci perché ogni uomo è creatura di Dio e come ci ricorda Giovanni "...chi non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.." ( Gv 1 4,20 ). " Chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. Da questo conosciamo di amare i figli di Dio: se amiamo Dio e ne osserviamo i comandamenti " ( Gv 1 5, 1-2 ). Tante volte siamo come San Tommaso, increduli, incapaci di comprendere il disegno di Dio su di noi, incapaci di fare pieno affidamento alla sua volontà, portati come siamo a guardare gli eventi terreni. Oggi siamo istruiti e presuntuosi, i nostri nonni erano persone semplici ma con grande fede, con la capacità di accogliere la Parola di Dio con cuore aperto più del nostro, a volte ricoperto dalla polvere della presunzione di sapere come disporre della nostra vita a nostro piacimento, senza valutarne le conseguenze immediate o future. Spesso ci dimentichiamo che l'unica salvezza ci viene da Dio e che dovremmo essere operatori di pace in questo pellegrinaggio terreno. Dio ci chiama a cooperare alla Creazione chiedendoci di accettare le cose terrene come un dono e vivendo da testimoni con la nostra condotta morale, riconoscendo le nostre debolezze ed il bisogno della infinita misericordia divina.
(Maria Benedetti Marchesini – Comunità di Pozzo)