Grazie Madre Speranza di Gesù….
“Sono qui, figli miei, un giorno dopo l’altro, accogliendo poveri ricchi anziani giovani, e alla fine del giorno piena di fede, fiducia e amore, vado a presentare al Buon Gesù, le miserie di ognuno, con l’assoluta certezza di non stancarlo mai…. “ Madre Speranza
Questa è la frase che affianca l’immagine della Madre Speranza scoperta il giorno della sua Beatificazione a Colle-valenza.
Abbiamo atteso tanto questo giorno solenne della Proclamazione della Beatifi-cazione della nostra amata Madre Speranza di Gesù.
E’ stata una bellissima giornata anche se il tempo non è stato splendido. Ma abbiamo vissuto con profondo amore ed emozione, la celebrazione. Eravamo tanti ma c’era un silenzio che rendeva perfettamente il sentimento di ciascuno dei presenti.
Mi dispiace e mi rammarico di non aver personalmente conosciuto la Madre, anche se sarebbe potuto avvenire, visto che Tommaso ed io abbiamo ricevuto l’Incontro Coniugale nel 1980 e la madre era ancora vivente, anche se erano gli ultimi anni della sua vita.
Però la Madre Speranza mi ha permesso ugualmente di conoscere l’amore di Dio in una veste che per me si rivelò sconvolgente. Dio è un Padre buono e una tenera Madre, non un giudice severo che ci attende per castigarci, ma che ci ama di amore infinito, anche se fossimo i più peccatori. Che meraviglia: la Madre anzi ci ha detto che se il Signore fa una preferenza, è proprio per quelle persone che pur schiacciate da tante miserie si sforzano di essere come Lui vuole. Che bello, quanta Speranza invade i nostri cuori, anche se siamo e ci riconosciamo peccatori, Gesù ci ama, ci vuole bene e la sua Misericordia, trasforma e cancella i nostri peccati, li dimentica del tutto. Noi non siamo capaci di amare così ma Lui lo fa con noi.
Che meraviglia! Dio ci ama sempre, a volte volge lo sguardo altrove, per non vedere i nostri peccati, le nostre miserie, ma non smette mai di amarci, anzi dilata il suo cuore a dismisura per catturarci e coprire le nostre miserie con il suo immenso amore.
Abbiamo vissuto il periodo di preparazione alla Beatificazione come un tempo di grazia, di benedizione. Portare il nostro piccolo contributo e le nostre piccole testimonianze alla Parrocchie per annunciare la Beatificazione della Madre Speranza, per fare conoscere la sua vita e per rivelare il messaggio dell’Amore Misericordioso, insieme alla Congregazione della Ancelle, ci ha fatto vivere un clima di famiglia. Abbiamo toccato con mano e vissuto l’unione fraterna tra Ancelle e Laici, abbiamo vissuto veramente fortemente uniti come “una pigna”. Il nostro piccolo contributo si è rivelato per noi Laici, e credo di interpretare i sentimenti di tutti quelli che hanno partecipato, un arricchimento e una crescita spirituale che tanto fa bene ai nostri cuori. Abbiamo constatato in prima persona, che c’è più gioia nel donare che nel ricevere, e che quando si dona anche poco si centuplica quanto si riceve.
Anche la lettura che come gruppo abbiamo fatto del Diario della Madre Speranza, ci ha fatto riscoprire e rileggere il senso profondo della Misericordia di Dio. Una ancella con la quale abbiamo condiviso questo percorso, ha giustamente detto che mai dobbiamo “abituarci” al messaggio dell’Amore Misericordioso! Ed è proprio così, leggendo e meditando gli scritti della Madre, ogni volta ci sembrano nuovi, perché il loro significato è talmente grande che si svela gradatamente. Nella nostra vita tutti abbiamo momenti in cui la Croce, la sofferenza si fa più sentire e allora la Madre ci viene incontro con la sua vita, con le sue parole, che sembrano proprie indirizzate a chi in quel momento sta passando per la via della Croce. Ogni volta che non riusciamo ad amare e i nostri comportamenti feriscono noi stessi e il nostro prossimo, ovvero ogni volta che cadiamo nel peccato, anche lì la Madre è sempre pronta ad incoraggiarci ad accompagnarci da Gesù per attingere al suo amore Misericordioso che tutto copre, tutto scusa, tutto perdona, dimenticando per sempre quel male fatto.
Quando siamo nel dolore e non possiamo fare altro che accettare la volontà di Dio, la Madre è lì pronta a ricordarci che la nostra volontà e la volontà di Dio devono unirsi in una soltanto: quella di Dio. Siamo noi che dobbiamo accettare la sua volontà sempre, anche quando ci fa soffrire, anche quando non la capiamo, anche quando con la comprendiamo. Sia fatta Signor mio la tua volontà in tutto e per tutto! E quando con la capiamo ci deve essere di consolazione, di speranza che tutto proviene da Dio, tutto è passato per le sue mani e pertanto il Signore che ci ama infinitamente se lo permette sarà soltanto per il nostro bene.
La Beata Speranza continua oggi come prima dall’alto dei Cieli ad essere la “portinaia” colei che si prende cura delle nostre necessità spirituali e fisiche e che le porta al Signore per aiutarci nel nostro camminare verso la santità che vuole per ciascuno di noi.
Quando il Cardinale Amato ha pronunciato il rito di Beatificazione: “…Concediamo che la Venerabile Serva di Dio SPERANZA DI GESU’, al secolo Maria Josefa Alhama Valera, Fondatrice della Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso e dei Figli dell’Amore Misericordioso, testimone della benevolenza di Dio specialmente verso i poveri, e promotrice della santità del clero diocesano, sia invocata d’ora in poi col titolo di Beata, e che si possa celebrare ogni anno la sua festa, nei luoghi e nei modi stabiliti dal diritto, l’8 febbraio, giorno in cui lei è giunta in cielo…:” al quale ha fatto seguito lo scioglimento delle campane e la scoperta dell’immagine della Beata Speranza, è indescrivibile l’emozione e i sentimenti che ciascuno ha provato. Personalmente hanno iniziato a scendere lacrime di gioia immensa per tutto quello che la Madre ha fatto, mi ha trasmesso, e mi dona ogni giorno. Grazie Speranza di Gesù, grazie per la speranza che ci doni, e per la Misericordia di Dio che ci fai comprendere! Intercedi Beata Speranza per le necessità di tutte le nostre famiglie, di tutti i Laici, di tutti i Figli e le Ancelle del tuo Amore Misericordioso
Bruna Alam1 Casilino
Beata Madre Speranza di Gesù
Franca Leo
Giornata di splendore spirituale e di abbondanza di grazie quella del 31 maggio 2014. Noi laici del Casilino 1 e 2 abbiamo vissuto momenti indimenticabili che ci hanno arricchito toccandoci profondamente nell’animo. La preparazione dell’evento ci aveva già visti gioiosi , convinti ed entusiasti a portare l’annuncio del messaggio dell’Amore Misericordioso ai nostri fratelli piccoli e grandi, che potranno maturare dentro di loro l’offerta di quel piccolo seme. E dopo la Veglia di preghiera tenutasi per qualcuno a Collevalenza, per altri nella Parrocchia di San Barnaba, ci siamo ritrovati, sabato mattina, nell’abbraccio della Madre a piangere con il cielo lacrime d’amore. Nel ringraziare il Signore per tanta misericordia, abbiamo così cantato il nostro Magnificat:
Magnificat dei LAM
L’anima nostra magnifica il Signore
e il nostro spirito esulta in Dio
nostro salvatore
perché ha guardato alle miserie dei suoi figli
che d’ora in poi
si faranno suoi servi.
Grandi cose ha fatto per noi l’Onnipotente
e santo è il suo nome:
come un Padre buono e una tenera Madre
ci ha cercato infaticabilmente
di anno in anno
e la sua misericordia
si stende su di noi
che lo ringraziamo.
Ha steso la potenza del suo Amore,
ha perdonato i peccati
del nostro cuore
dimenticandoli e cancellandoli,
ha fatto festa a noi figli prodighi,
ricolmando di beni i nostri spiriti affamati,
ha rimandato il maligno a mani vuote.
Ha soccorso noi, suoi servi inutili
ricordandosi della sua misericordia
come aveva promesso a Gesù sulla Croce
e a Maria Mediatrice
per sempre.
AMEN