PARABOLA DELLE DIECI VERGINI (Maria Comunità di Pozzo)
Dio ci ha creati a sua immagine ed attraverso il Santo Battesimo ci fa partecipi alla comunione che unisce il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Giovanni ci ricorda che Gesù chiede al Padre "Padre voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io" (Gv. 17, 21-24). Il Battesimo ci chiama a partecipare alla comunione con la Trinità attraverso l'amore, San Paolo nella Lettera ai Colossesi ricorda che dovremmo vivere "... siccome eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza" (Col. 3,12). Dobbiamo accogliere Gesù lasciando da parte le nostre sicurezze, accoglierlo con la luce della fede come le vergini con le lampade accese, accogliendo Dio nel nostro cuore accoglieremo anche il nostro prossimo, Gesù si è fatto uomo per farci conoscere il Padre, a costo di sacrifici, dolore, rinunce, accogliendo e sanando tutti indipendentemente dal colore della pelle o della nazionalità, facendoci comprendere come l'amore vero deve oltrepassare ogni confine umano, ogni pregiudizio, Dio si è messo a nostra disposizione, se lo sappiamo accogliere entreremo in comunione con Lui, i poveri di cui parla Gesù sono sì i malati, i sofferenti, gli indigenti, gli abbandonati, ma siamo anche noi quando mettiamo la ricchezza ed il successo al primo posto nel nostro traguardo. Dobbiamo diventare "poveri in spirito" come dice Matteo, liberando il cuore dagli idoli moderni per far spazio a Gesù, riponendo in Dio, come i bambini, le nostre aspettative, i nostri desideri. Gesù ci salva se noi lo attendiamo con fiducia e con fede, come le vergini attendevano lo sposo.
Gesù opera miracoli su coloro che hanno fede, non su tutti indistintamente, dona la grazia a chi si rende disponibile a riceverla. Purtroppo il male che porta al peccato è sempre presente in mezzo a noi, pronto a seminare distruzione e morte, il demonio si maschera in tanti modi, sta ad ognuno di noi vegliare, tenere acceso il lume della Fede. Giovanni (Gv. 1 5,19) scrive: "...tutto il mondo giace sotto il potere del maligno". Il male dipende dai nostri egoismi, dai nostri interessi, dalle nostre scelte, ma Dio nel suo Amore Misericordioso è sempre pronto ad accoglierci e perdonarci, se solo lo chiediamo con cuore sincero. Egli è sempre disposto a darci quello di cui abbiamo bisogno ma spesso non lo chiediamo. Solo dall'ascolto del Signore, della sua Parola, arriva la nostra salvezza, ma dobbiamo ricordare che Gesù non ha operato nel clamore delle folle bensì nel nascondimento, evitando accoglienze trionfali, subendo il disprezzo degli uomini fino a giungere alla flagellazione ed alla morte in croce. La nostra salvezza non è umana, è solamente divina. Anche i discepoli credevano che Gesù dovesse essere un re glorioso e non sconfitto e a Pietro Gesù dice: "lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini" (Mc. 8,33).
Nascendo, Gesù non ha trovato accoglienza, "Il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo" (Mt 8,20), "...non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" (Mc. 10,45). Gesù va da Giovanni confuso tra la folla per farsi battezzare, Lui senza peccato si mette alla stregua dell'uomo peccatore per portare così anche la sofferenza e la miseria umana, ma così facendo sarà luce per l'umanità. Gesù è esposto alla tentazione molte volte, tentazione per strapparlo dalla Croce, per proclamarlo re, lasciato solo nell’angoscia nell'orto degli ulivi "Padre.... allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu" (Mc. 14,36), tentato da Satana nel deserto, Gesù ci insegna che dobbiamo rendere grazie a Dio non per la forza dei prodigi, dei miracoli, bensì per la grazia e la salvezza che Egli ci dona, vegliando come le dieci vergini e non assopendoci nei nostri pensieri o desideri che addormentano il nostro cuore e la nostra mente. Il Messia si è immolato come Servo offrendoci la possibilità di redimerci e di salvarci, Gesù per i nostri peccati non ci umilia, non ci accusa, ma è sempre pronto a farci ritrovare la giusta via. Sta a noi essere vigili, ascoltare la sua Parola ed accoglierla con fede nel nostro cuore e nella nostra vita.