ROMA 11-01-003
Quanta ricchezza ho trovato a Roma durante l'incontro ALAM, in
silenzio ascoltavo sforzandomi a non intervenire. Sembrava di
assistere ad un incontro di tennis dove la palla balzando da una
parte all'altra della sala emanava proposte, interrogativi, certezze
che solo chi è in fede e cammina nella fede può
avere. Era tempo che non assistevo a tali incontri, vedere nell'altro
la volontà del Signore, è un tocca sana per chi
assiste, è energia vitale è certezza che nel mondo
c'è anche la presenza del Signore. Questo era ciò
di cui avevo bisogno, riempire quel vuoto che mi tormentava e
le opere non potevano colmare.
Sforzarsi di vivere l'Amore Misericordioso in assenza di una fonte
che scuote, carica, spinge alla ricerca della giusta motivazione
e alla dovuta serenità, non mi appagava, necessitavo della
certezza di crescere nell'amore di Dio e nel prossimo.
Grazie ALAM, grazie anche per la bell'accoglienza, grazie per
l'ospitalità e per la serenità che c'è stata
trasmessa, grazie a chi ponendo interrogativi dava inconsapevoli
certezze.
Qualche anno fa immortalai l'immagine, fotografando da lontano
a sua insaputa con un dovuto teleobiettivo, con la convinzione
che si trattava di un personaggio schivo, poco attento, difficile
da avvicinare, un personaggio che destava curiosità, interesse
ma tanta soggezione. Quanta spiritualità ho riscontrato
in questa persona, le sue parole: una continua testimonianza dell'essere
e del volere, splendida affermazione della testimonianza viva
che danno i santi e delle possibilità che il Signore ci
dona. I santi, punto di riferimento materiale del nostro vivere,
del nostro essere, speranza salda dell'essere cristiano, speranza
che tende a divenire certezza crescendo nella fede. Ho riscontrato
invece che trattasi di una persona aperta, interessata e soprattutto
motivata a seguire gli esempi dei Santi.
Grazie Signore di averci fatto vivere quest'esperienza! Grazie
di averci consentito questo passaggio, grazie di aver trasformato
momenti d'ansia e sofferenza in crescita e gioia, grazie di averci
dato la giusta schiarita.
Il Signore trasforma, un altro concetto di riflessioni avuto durante
l'incontro, che mi ha fatto venire in mente i miei momenti bui,
trasformati poi in occasioni importanti che offuscavano e ridimensionavano
il trascorso. Quante comunioni ripeteva continuamente un religioso
durante un commento dei funerali dei ragazzi di Nassiriya! Quanta
grazia il Signore ci manda e quante volte non riusciamo a comprendere
e a viverla adeguatamente. Come siamo bravi a distruggere! Per
fortuna dalle nostre rovine, il Signore riesce ad edificare e
con maggiore solidità trasformando anche una triste storia,
che faceva la gioia solo all'eterno nemico, come quella che c'è
giunta negli ultimi tempi da quei luoghi pieni di storia, resi
infelici dalle pochezze degli uomini. In tale occasione mi venne
spontaneo raccogliere testimonianze e commenti che raccontavano
dei nostri fratelli, operatori di pace in missione di ricostruzione,
portatori di carità, speranza e vita avevano trovato la
morte. Il Signore, ancora una volta per opera della Sua misericordia,
del sacrificio di diciannove fratelli, ha fatto nascere la vita
dalla morte.
Ci ha fatto scoprire che nel mondo c'è più bene
che male. Dai sentimenti del nostro popolo è nato uno scossone
immenso che fa capire che c'è un altro modo di vivere,
più pulito, più generoso, più Santo. La misura
vera, l'abbiamo avuta dalla dichiarazione dei parenti,"Non
pianga Presidente, sorrida per noi"; dalle mogli: "Mio
marito non aveva difetti, vorrei trovarne qualcuno per arrabbiarmi
con lui, ma non ci riesco, IL VANGELO CI TENEVA UNITI, ERA LA
NOSTRA GUIDA, AMA IL TUO NEMICO
."; dai figli, dai genitori
delle vittime. Abbiamo scoperto che nell'epoca della vanità,
della stupidità, la risorsa è ancora intatta.
Questo è uno degli avvenimenti più importanti degli
ultimi tempi, è una lavata, un bucato, è un po'
quel che accade quando, dopo un grande uragano, si fa schiarita
nel cielo e si vedono le montagne da lontano, è un momento
splendido d'intensa spiritualità.
E' uno scossone alla coscienza dei giovani, che li rende consapevoli
che c'è qualcosa di grande che và al di là
del guadagno, del super enalotto, dei divi, compresi quelli del
calcio. E' un correttivo che fa capire che la nostra società
non è rappresentata soltanto da quelli che si ammazzano
durante una partita di calcio, c'è un altro appassionamento,
questo è il momento più straordinario, è
un'apertura di speranza. Questa è la nascita di una coscienza
di un altro modo di vivere. Preghiamo per noi, adesso e nell'ora
della nostra rinascita.
GRAZIE, SIGNORE! Enzo e Nunzia
Il silenzio
Chiedo perdono di aver parlato troppo - Gesù e Maria erano
i suoi argomenti.
Chiedo perdono per quelli che parlano quando devono fare silenzio.
Silenzio e sofferenza fu la vita della Madonna - un silenzio che
parla ancora in tutto il mondo.
Tutto per tutto, fu detto dall'altare.
La fede
.amare e perdonare.
Il silenzio, la via di Maria.
Nel silenzio per crescere nell'amore, nel perdono, nella fede,
nella vita e nella famiglia.
Sulla via e nel silenzio di Maria ti salutiamo comunità.
Aprile 2002 Enzo e Nunzia
Attenzione
Sabato 28 febbraio, alle ore 18,30
ci sarà una S. Messa
nell'anniversario della morte di
Marco Volpato.
E' gradita la partecipazione della Comunità.