.....e membro della Chiesa .....
Gesù assumendo la natura umana fa sì che Dio sia glorificato in noi, nella nostra vita e nei nostri corpi. La sofferenza e la morte assumono significato con la morte in Croce e con la Risurrezione. La morte in Croce, che agli occhi umani sembra una sconfitta, è in realtà rivincita sulla morte che viviamo con il peccato. Gesù viene ad abitare in noi, ci dà forza e ci sostiene donandoci il suo Spirito, rendendoci un unico popolo in cammino verso il Regno di Dio. Dobbiamo, attraverso la Croce, lasciarci trasformare da Cristo, ogni giorno della nostra vita dobbiamo impegnarci per conformare la nostra volontà a quella di Dio. In noi Gesù prolunga il mistero dell' Incarnazione e di conseguenza dobbiamo cooperare, come dice San Paolo, (Col. 1,24) a completare nella nostra "...carne quello che manca ai patimenti di Cristo...” , "...se noi viviamo, viviamo per il Signore ..." (Rm 14, 7-8) . Lo Spirito che il Signore ci dona ci dà la possibilità di essere missionari attraverso la testimonianza non solo verbale ma del comportamento, della vita vissuta nel quotidiano. La parola Carisma è testimoniata nella storia della Chiesa dalla vita dei Santi, che spesso, attraverso la fondazione di ordini religiosi, danno esempio di santità e di sapienza, operando anche piccoli carismi "collettivi" come nascita di opere assistenziali. Accanto a queste grandi figure della Chiesa vi sono tante altre persone che danno testimonianza con una condotta umile, di servizio in famiglia, di carità verso il prossimo, di superamento di egoismi con la forza dell' amore. Gesù ci dona lo Spirito perché anche noi possiamo donarci agli altri. Il Battesimo è il seme con cui nasciamo alla vita della Chiesa, l'Eucaristia è il frutto che ci fa aderire a Cristo, il pane vivo che ci riporta alla vita e che ci dà la possibilità di offrire noi stessi a Dio attraverso la nostra vita ed il nostro lavoro.
I nostri desideri, i nostri progetti non sono sempre quelli di cui abbiamo veramente bisogno, leggendo le vite dei santi scopriamo che erano persone come noi, è vero ci sono re, regine, papi, studiosi, ma anche persone umili e semplici che con le loro vite non hanno "parlato" di Dio a voce bensì con il loro comportamento e le loro azioni. San Francesco ha rinunciato alla sua vita agiata, Madre Teresa di Calcutta ha scelto di soccorrere ed assistere i più poveri ed abbandonati, Alessandro Nottegar, medico veronese, è andato a curare gli ultimi, rinunciando poi ad agi e comodità , vendendo ciò che aveva per fondare la comunità Regina Pacis, ma quante persone umili e sconosciute abbiamo intorno a noi, iniziando da tante mamme che si privano di tutto per i figli, senza mai lamentarsi, senza far pesare tutto quello che fanno in famiglia. Quanti sacerdoti e suore spendono la loro vita tra i poveri, la prostitute, i detenuti, le famiglie dei quartieri più disagiati e pericolosi, mettendo a rischio la loro vita pur di portare il messaggio di Dio che ci ama di un amore infinito, sempre pronto ad accoglierci, e dare speranza agli ultimi, ai disperati, a chi non ha più speranza nel futuro, offrendo uno spiraglio di Luce nel confessionale, tutto questo senza inorgoglirsi anzi con tono dimesso, semplice, rispettoso di ogni persona che avvicinano. Ma queste persone non occupano le copertine dei settimanali o i titoli dei telegiornali, non fanno vendere, non aumentano gli ascolti, sanno invece dare speranza e fiducia in un futuro migliore.