NONNA! Anna
Nelle lunghe serate d'inverno, seduta innanzi al fuoco, le mani incrociate sul grembo, racchiudevano un vecchio rosario di madreperla… Lì, assorta mestamente, meditavi…, forse pensavi alla prossima primavera, ti domandavi se il destino ti avrebbe concesso la gioia chi sentire ancora i1 cinguettio degli uccellini, insieme alla rondine, che da anni, puntualmente, tornava ad occupare il nido costruito sotto la grondaia; la sua presenza apriva il tuo cuore alla gioia rinnovata di vivere ancora un'altra primavera. La finestra, tenuta sempre aperta, ricolma delle piante rigogliose, tuo unico passatempo. E ancora ricoprire le mensole delle molliche sbriciolate, pasto per tutti i tuoi amici alati. Essa dava sulla valle di nuovo in fiore, che si estendeva a perdita d'occhio sino all'orizzonte lontano, dove nasce il sole.
Nonna, anche lì io ti ricordo, seduta avvolta nelle tenebre delle tue giornate tutte uguali, tuo compagno e difensore fedele "Isidoro": i suoi artigli pronti a conficcarsi ( se avvertiva sentore di pericolo); li teneva ben affilati, raschiando il pavimento di mattoni rossi, il pelo striato si arruffava nello stropicciarsi tra le pieghe della tua gonna, nera come il sudario che da lì a breve ti avrebbe ricoperta, disperdendo il fragrante profumo di lavanda, che il tuo corpo emanava, unito a quello della candida biancheria asciugata al sole (ricordi dei bucati fatti a mano in tempi ormai remoti).
Solo Isidoro, testimone muto, fra quelle mura rese grigie dalla fuliggine, che il camino sempre acceso disperdeva, e una bimba che giocava lì in terra, seduta su un vecchio scialle, fra le mani una bambola di pezza, testimone ignara di quelle gemme salate, rotolanti copiose sulle tue gote, che un'antica saggezza aveva scarnito; essi, incapaci di comprenderne il senso, ti guardavano con pietà e amore.
Nel volto innocente della bimba, vaghi tratti somatici ricordavano quelli della tua austera e lontana bellezza. I tuoi occhi, seppur spenti, emanavano guizzi di un'intelligenza superiore, dono di pochi eletti.
Nonna, quel camino non è più acceso, ma nei miei ricordi è viva la tua immagine, che si stagliava sulla sedia di paglia intrecciata e la tua indimenticabile voce che mi dava insegnamenti ed esempi. Ora, che ho la consapevolezza che tutto è effimero e vanità, ciò che mi resta sono soltanto i ricordi indelebili, tramandatimi dalle buone azioni che compivi.
Io cerco vanamente di seguire e imitare.
Le relazioni parentali sono estremamente significative per tutti i bambini. Forse i genitori le vivono con difficoltà, perché certe presenze nella vita della coppia complicano le relazioni e rendono più complessa l'armonizzazione della famiglia, ma è indubbio che ogni persona racchiude in sé una ricchezza che i bimbi colgono, per quella loro capacità empatica, che li fa andare oltre l'immediato, per cogliere l'intimo santuario nascosto nel loro animo.
Chi di noi non ha scolpito in fondo ai suoi ricordi la figura nitida della nonna, del nonno, di qualche persona cara significativa nella sua formazione?
In questa rubrica cercheremo di mettere in evidenza, attraverso i nostri ricordi, il significato di queste figure significative nella formazione della nostra personalità e sarà anche un omaggio che faremo a persone che forse, dopo aver tanto donato, non hanno ricevuto un grazie da chi tanto ha ricevuto da loro.
Approfittate per tracciare profili di persone a voi care e alle quali volete rendere l'omaggio della vostra riconoscenza e del vostro amore. La redazione dell'Incontro sarà lieta di pubblicarle.