IL VERO NUTRIMENTO DELLA FAMIGLIA Dada
Il vero nutrimento della famiglia è il legame d’amore che deve tenere uniti i vari componenti.
L’ambiente domestico accogliente è uno dei fattori che può invogliare a stare insieme. Anche il cibo, se fatto con amore, si sente più buono. La casa accudita con amore, senza concedersi alle mode, e arredata secondo le esigenze di chi la abita, fino a farla “somigliante” ai vari componenti, deve essere sentita come rifugio sicuro della famiglia. Non è bello vedere tutte le case più o meno uguali, magari arredate da architetti che non tengono conto del carattere e delle esigenze del cliente, ma seguono la moda del momento.
Recentemente ho visto appartamenti con i muri dipinti di grigio, tende avorio, pavimenti e porte grigi e tutto il resto in nuance, perché ora è moda. Tutto molto sobrio ed elegante, ma che tristezza! Io vorrei poter entrare negli occhi e nei sentimenti di un bambino molto piccolo, da poco aperto alla vita, che si trova inserito in un ambiente grigio e con la TV sempre accesa! E’un invito alla tristezza! I bambini amano il colore, perché il colore è vita. Basta vedere i loro disegni: se sono bimbi sani, senza problemi, fanno disegni pieni di colori! Ricreiamo perciò il più fedelmente possibile ciò che i nostri cuccioli ci mandano come messaggio, attraverso i loro disegni.
Intanto la camera dei nostri figli sia comoda e a misura delle loro esigenze, con un letto basso, muri colorati, vetri che proteggono dai rumori della strada (se abitiamo in città), piante vere di cui prendersi cura, per imparare ad amare e rispettare la natura. Mai manchi un angolo con una libreria, con libri da poter leggere e rileggere a piacimento, tappeti colorati su cui distendersi, giocare e magari addormentarsi. Il letto può accoglierli non solo per dormire, ma anche per leggere e studiare, se piace. Insegnare che l’igiene è fondamentale, ma che ci si può sporcare indossando abiti comodi e facili da lavare.
Conosco un uomo che ha portato il suo nipotino a fare un viaggio, portando pochissime cose in valigia. La sera nonno e nipotino, dopo la doccia, si lavavano ciascuno la propria maglietta e la biancheria, pronta per il giorno successivo, quando ripartivano per nuove avventure. Viva quel nonno che riduce tutto all’essenziale e nella sobrietà insegna l’amore.
Il ruolo dei nonni è fondamentale nell’educazione del bambino. Essi sono custodi di due grandi tesori: la saggezza e la memoria. Se tante famiglie di giovani sposi si fermassero a riflettere sull’importanza dei nonni! Eppure quante volte si assiste a situazioni penose, dove i genitori tengono i nonni parcheggiati nelle loro case perché si occupino dei loro figli, ma senza senso di riconoscenza, solo perché danno loro la possibilità di essere più liberi. L’utilitarismo è una delle piaghe della nostra società. Quanti nonni, poi, quando non servono più, vengono abbandonati al loro destino, magari in una struttura per anziani e dove l’amore spesso è ridotto a un “optional”. E’ tutto molto triste. I bambini devono imparare ad amare i loro nonni, a rispettarli, tenuti fuori da beghe e antipatie che nascono tra suocera e nuora, perché i nipotini hanno il diritto di amare tutti e da tutti essere amati senza riserve. Ma il discorso parte da lontano, quando la famiglia conosce il significato della parola solidarietà, amore per le persone e per l’ambiente, rispetto per il prossimo e per la natura. Con queste premesse la casa può diventare veramente il luogo favorevole per gli incontri. Non più la TV accesa tutto il giorno a far rumore, posta come mobile prezioso, bello, grande proprio vicino al tavolo dove si pranza; un altro sarà messo nella camera dei figli, e poi uno anche in cucina! Ma come si fa a non capire che la TV porta via tante ore preziose alla famiglia? Ore rubate all’incontro con i nostri figli, con i nonni per condividere momenti sereni, o di gioco, o a commentare qualche libro che si sta leggendo.
Rinunciamo a qualche palestra costosa e chiusa fra quattro mura e usciamo con i figli a fare passeggiate salubri in campagna, nei boschi, lungo i fiumi, al mare, anche d’inverno. La vera palestra è quella casa dove una famiglia unita cresce sana e serena. Il tempo si trova: basta spegnere la TV, il computer, la play station, e le altre diavolerie tecnologiche e accendere l’amore, il cui linguaggio è facile, se si rinuncia ai rumori fastidiosi e inutili del mondo. Non si dica più che manca il tempo. E se tutto ciò richiede sacrificio, sarò sacrificio fatto per amore, dispensatore di gioia, di serenità, di salute e di saggezza.
Le giovani famiglie invecchieranno e dovranno portare il loro bagaglio di esperienze alle generazioni future; dovranno poter essere rispettati, perché custodi di una memoria concreta e feconda, e della saggezza di chi ha saputo amare veramente persone e cose, alberi, pietre, animali, aria, acqua e terra. Questo è il significato della nostra vita: porsi in relazione fra noi, con il creato e con il Creatore.
Aiutiamo i nostri giovani a capire che la vita non è quella che vediamo in TV, che la vita non è odio, vendetta e guerra, che la vita non è rumore e spreco, ma relazione d’amore da custodire come il bene più prezioso.