MOMENTI VISSUTI:
E’ passata un’altra estate all’insegna del green-pass, dei vaccini, della paura di un nemico invisibile: pareri vari come è giusto, comportamenti anch’essi vari di conseguenza, ma va bene così, il lok-down ci ha imposto l’isolamento, ma ci ha fatto scoprire le conferenze via internet che hanno avvicinato molti fratelli e sorelle ai nostri incontri con vantaggio della fraternità e ha dato anche una certa uniformità alla formazione sia iniziale che permanente.
Si può proprio dire: “Non tutto il male vien per nuocere”
Anche l‘estate è passata all’insegna dell’incertezza e della pazienza: Si fa il camposcuola? Non si fa? Dove si fa? Tutte risposte che hanno richiesto impegno, rielaborazione di progetti, pazienza, molta pazienza. Ma poi il camposcuola si è fatto a Nocera Umbra nella casa dei Padri Carmelitani. Eravamo solo 31 mentre gli altri anni si raggiungeva il doppio, ma molte coincidenze, molte componenti di attualità: covid, green-pass, eventi spiacevoli di alcune famiglie hanno concorso a rendere incerto l’evento che però, forse proprio perché eravamo pochi o perché Dio ha benedetto i sacrifici, il camposcuola è stato oltremodo soddisfacente per impegno, armonia e fraternità.
Abbiamo scoperto che S. Giuseppe, anche se silenzioso, è un grande maestro di vita cristiana e familiare, era proprio necessario conoscerlo come sposo, come padre, come marito premuroso e attento, come creatura pronta a compiere la volontà di Dio anche se avrebbe potuto sembrare inopportuna. Possiamo dire che S. Giuseppe è stato un grande mistico? Penso proprio di sì. Durante l’anno cercheremo di approfondire la sua conoscenza anche per offrire, a chi non ha potuto usufruire della grazia del camposcuola, almeno una conoscenza sommaria di questo grande patrono della famiglia, della Chiesa, dei lavoratori, della buona morte, dei consacrati e anche, secondo Madre Speranza, dispensatore della provvidenza anche economica, infatti in tutte le dispense delle nostre case metteva sempre una statuetta di S. Giuseppe.
MOMENTI DA VIVERE
In attesa che la comunità torni a riunirsi in presenza e a progettare il nuovo anno, confermiamo le iniziative degli scorsi anni.
Sicuramente c’impegneremo nel cammino di formazione della seconda domenica e del venerdì sera del secondo gruppo.
La preghiera del mercoledì nella stanza della Madre è sempre possibile per pochi o per tanti.
Sarebbe bene impegnarsi per la giornata sacerdotale, visto che fa parte del carisma e inoltre la preghiera per i sacerdoti è oltremodo necessaria.
Anche la Messa l’otto di ogni mese in onore della Madre, covid o non covid, credo si potrà mantenere, perché tutti abbiamo bisogno di pregare e di chiedere l’intercessione di Madre Speranza per tutte le vicissitudini che dovremo ancora affrontare.
Ricordiamo anche che abbiamo dato vita al Giornalino, che ha raggiunto il suo 38° anno di vita. Ora non si richiede più la vostra operosità manuale, ma le vostre riflessioni, le vostre testimonianze lo possono arricchire.
L’attenzione ai poveri la stiamo dando ogni giorno, grazie alla Provvidenza che ci dà la possibilità di poterlo fare, ma la caritas ha delle proposte da farci a cui speriamo di poter rispondere.
Cercheremo anche di solennizzare i tempi forti dell’anno liturgico e le solennità.
Rendiamoci disponibili con amore e santo zelo per Gesù, Maria e la Madre Speranza.