Momenti vissuti:
Febbraio mese incastonato tra il Natale e la Quaresima è trascorso nel fervore dei preparativi per la beatificazione di Madre Speranza. L’evento sarà per il 31 maggio ma i preparativi hanno bisogno di molto tempo. Vorremmo onorare questa nostra cara Madre che gode già la beatitudine con i santi del cielo, facendola conoscere qui in terra a tante creature bisognose della sua protezione dal cielo. I santi hanno un forte potere di intercessione perché non hanno negato nulla a Dio nel loro percorso sulla terra e Dio non nega nulla a loro, che in cielo collaborano con Lui per la salvezza e la santità delle creature ancora pellegrinati quaggiù.
Ci stiamo attivando perché quando celebreremo una Messa in suo onore, vorremmo cantare i canti che le piacevano quando era qui in terra. Vorremmo anche rappresentare in mimo il suo percorso attraverso le beatitudini evangeliche, che l’hanno portata alla santità. Vorremmo testimoniare la sua santità nelle parrocchie che ci accolgono, e poi organizzare pellegrinaggi al Santuario dell’Amore Misericordioso dove Gesù aspetta i suoi figli per dare loro il suo perdono e colmarli del suo amore. Lì potranno onorare la tomba della Madre Speranza. Tutto questo e molto altro ancora lo faremo se il Signore ci concederà di realizzarlo. Intanto lo ringraziamo per la gioia che ci dona con la beatificazione nella Chiesa della Nostra Madre Speranza e speriamo proprio che quel giorno sia un giorno di giubilo in cielo e di festa nella Chiesa tutta.
In questo mese gli impegni mensili sono stati assolti con una discreta partecipazione e anche l’impegno per prepararci al grande evento sta suscitando in tutti un grande interesse e tanta disponibilità. Ringraziamo il Signore che ci concede di essere generosi e ci accoglie come operai nella sua vigna. Servire Dio è regnare e diffondere tra i fratelli il piano di misericordia che Dio ha riservato per questi tempi difficili e di lotta per la Chiesa ci garantisce la protezione divina, secondo la promessa fatta da Gesù a Madre Speranza. E’ vero che dobbiamo fare “Tutto per amore” ma alla protezione divina non possiamo rinunciare. Dio non si lascia mai vincere in generosità. Beati noi!
MOMENTI DA VIVERE:
Marzo ci ha già introdotti nella Quaresima, tempo di preghiera, di penitenza, di carità e di testimonianza, con il rito dell’imposizione delle ceneri e ci siamo già incamminati dietro Gesù che va verso Gerusalemme dove consumerà il suo sacrificio d’amore. Gesù ha ardentemente desiderato giungere alla sua Pasqua anche per darci il dono dell’Eucaristia, il mistico sacramento che ci unisce a Lui come il cibo si unisce a colui che se ne nutre. E questa secondo dono supera di molto la sua incarnazione come uomo. In esso ci dà la vita e ce la dà per sempre con il mistero che c’inserisce fin da quaggiù nella comunione perfetta con Lui, rendendoci cittadini del Regno dei cieli. Sulla croce ci darà il perdono, ci affiderà alla sua Mamma; e dopo averci insegnato a vivere, c’insegnerà a morire, consegnando l’anima nelle mani del Padre, abbandonandosi fiduciosi tra le sue braccia, sicuri di ritrovarci in un paradiso di delizie, nella sua Casa.
Faremo la Giornata Eucaristica sacerdotale e la preghiera del cuore il 21 marzo.
E la Via Crucis comunitaria il 28 marzo, impegnandoci a preparare noi stessi la riflessione su una delle stazioni, perché sia davvero una riflessione comunitaria.
Il 16 aprile faremo la Cena Pasquale comunitaria per rievocare l’Ultima Cena di Gesù che in quell’occasione ci ha offerto il sacerdozio e l’Eucaristia. Così si vendica Dio, stupendoci con doni di misericordia immeritati, inversamente proporzionali al castigo che avremmo meritato.
Davvero Dio ci ama da Dio! e noi non finiremo di stupirci. Cerchiamo anche noi di stupire Dio con una sincera conversione del cuore, togliendo da esso tutto quello che a Lui non piace e riempiendolo dei suoi sentimenti di bontà, di mansuetudine di longanimità, di fortezza, di pazienza, di generosità, di disponibilità totale a metterci al Suo servizio, “costi quel che costi”.
Sono belle queste parole della nostra Madre, ma rendiamole realtà quando la vita ci mette alla prova e sicuramente non lasceremo la Madre da sola in paradiso.