MOMENTI VISSUTI:
Febbraio è scivolato via tra le frivolezze del carnevale e il monito serio della Quaresima: “Convertitevi e credete al Vangelo” e, in contemporanea, la notizia inattesa: “Il Papa lascia il ministero petrino!” Non era mai successo dai tempi duri della Chiesa e la sorpresa e lo sconcerto è stato grande. Politicamente si è aggiunta una campagna elettorale anche questa non fisiologica ma perché il governo era stato sfiduciato e abbiamo sentito davvero la barca non solo di Pietro ma del mondo vacillare sotto i nostri piedi.
Ma quando il mare è in tempesta e Gesù dorme sulla nostra barca, basta invocarlo, scuoterlo ed Egli si leva e ordina ai flutti e al mare di placarsi. Altre tempeste sono state vinte dalla forza dall’Alto e sicuramente vinceremo anche questa ma ora è tempo di gridare forte, di gridare più forte del fragore del vento e dei flutti, perché la nostra voce giunga fino al trono di Dio ed Egli si muova a compassione di questa povera umanità travolta dai suoi vizi, dalle sue false illusioni, dai suoi orgogliosi piani che corrispondono molto con quelli del grande nemico di Dio.
E la comunità cosa ha fatto? Solo Dio lo sa se ha preso coscienza del grave momento che stiamo vivendo e si è svegliata dal sonno, si è accorta che la tempesta sta sbattendo la barca come un fuscello: “Il Papa è anziano, se ne farà un altro”, certo! Ma perché non aspettare che sia Dio a passare il timone a quest’altro? Forse ragioniamo da uomini e non ci accorgiamo che stiamo trattando una cosa che è di Dio: la Santa Chiesa cattolica, apostolica romana!
Chi ha potuto e voluto si è unito insieme alla Madre Speranza per la preghiera universale del mercoledì, ma erano veramente pochi: il freddo, gli anni, gli acciacchi? Sì, ma tante altre cose si fanno nonostante che questi elementi giocano contro.
La Messa in onore di Madre Speranza e la Giornata Eucaristica Sacerdotale hanno visto una discreta affluenza, altrettanto si dica per la Preghiera del cuore.
E’ vero che Gesù ci dice: “Quando vuoi fare orazione, chiuditi nella tua stanza e lì prega nel segreto, perché il Padre tuo che vede nel segreto ti esaudirà”, ma è anche importante richiamare la presenza di Gesù in mezzo a due o più che si uniscono nel Suo nome. Cerchiamo di farlo con fede. Nei momenti difficili la Madre Speranza riuniva suore e laici in preghiera e Dio effondeva grazie e benedizioni sulla piccola comunità.
MOMENTI DA VIVERE:
Oltre ai soliti appuntamenti consacrati dalla consuetudine: Preghiera del mercoledì, messa in onore di Madre Speranza, Giornata Eucaristica Sacerdotale che questa volta è fissata per il 22 marzo, in prossimità della Pasqua abbiamo la Via Crucis delle famiglie che ci vedrà riuniti il 15 marzo, venerdì, alle ore 20 e poi la Cena pasquale il giorno 27 marzo, mercoledì santo.
La Via crucis è un momento penitenziale di riflessione sulla passione e morte di Gesù ma soprattutto sul Suo Amore Misericordioso, che lo ha spinto al massimo sacrificio per poterci salvare. La Cena Pasquale non è un ritorno al passato ma è una paraliturgia che ci fa preparare alla liturgia del Giovedì Santo in cui si rinnova l’ultima Cena di Gesù, il dono dell’Eucaristia e del Sacerdozio, la vendetta, se così possiamo chiamarla dell’Amore Misericordioso, che è sempre un cuore che si dilata ad una dimensione più grande del nostro peccato. Infatti, dice Madre Speranza, “mentre gli uomini stavano tramando per togliere di mezzo Gesù per invidia, Lui trova un modo nuovo per rimanere tra noi, inventandosi l’Eucaristia” che rende perpetuo il Suo sacrificio e così poter salvare gli uomini di tutti i tempi. L’Eucaristia è un dono così grande che non finiremo mai di stupirci. Questo è il motivo che ci spinge a prepararlo con la stessa preghiera che ha fatto Gesù nell’Ultima Cena.
Chi vuole partecipare lo faccia sapere per poterci organizzare.