MOMENTI VISSUTI:
Aprile è trascorso all’insegna della Pasqua e della Pasquetta vissute rigorosamente in casa a motivo del divieto per il covid.
Chi ha voluto ha partecipato ai riti religiosi della Domenica delle Palme e della Settimana Santa. Chi non l’ha fatto ha trovato nel divieto un ottimo alleato alla sua prudenza, ma questo fa parte dell’esame di coscienza personale, che comunque è bene tenere sotto controllo, perché il nostro nemico ci può far cadere in tentazioni travestite, che sono anche più insidiose e pericolose di quelle esplicite. Il “tignoso”, dice Madre Speranza, se ne serve soprattutto per ingannare quelli che cercano di fare un cammino di fede e di adesione a Dio e al Vangelo.
Le iniziative degli altri anni le abbiamo realizzate comunque anche quest’anno in forma di videoconferenze, così abbiamo avuto una Via Crucis per le famiglie anche più partecipata degli altri anni, avendo accolto nella nostra piattaforma anche membri di altri gruppi ALAM presenti in Italia. Anche la Cena Pasquale ha avuto la sua forma molto originale, sempre in questa forma a distanza: nei riquadri dei partecipanti non sono mancate tavole regolarmente imbandite con gli alimenti consentiti nella Cena legale, che Gesù celebrò prima di consegnarsi nelle mani dei suoi nemici. Alcuni erano mossi da curiosità, essendo la prima volta che partecipavano, ma poi tutti si sono lasciati coinvolgere nella preghiera e nell’ascolto del racconto della liberazione del popolo di Israele dall’Egitto. In realtà quello che noi volevamo celebrare era l’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio, vero dono dell’Amore Misericordioso all’umanità, prima di recarsi al Getsemani per essere catturato e condotto al processo.
Dio ci ama troppo e, invece di vendicarsi con noi che lo condannavamo a morte umiliante e dolorosissima, rimase tra noi nella forma di cibo che ci nutre e ci trasforma in Sé, essendo Lui l’elemento più nobile che ci assimila, ci consacra e ci divinizza.
Anche la Giornata Eucaristica Sacerdotale ha avuto la sua forma ridotta nella partecipazione in presenza, ma poi l’ora santa conclusiva o “Preghiera del cuore” è stata fatta a distanza e ha visto la partecipazione di tanti fratelli di altre comunità.
MOMENTI DA VIVERE:
Siamo ancora nell’impossibilità di programmare gli eventi eccezionali e allora riempiamo il tempo che passa di eventi possibili, continuiamo il cammino formativo con incontri a distanza, che comunque penalizzano tutti quelli che non hanno dimestichezza con questi strumenti. Sappiamo che la preghiera è più capace del vaccino a liberarci dal virus, ma ora anche noi cristiani stiamo cedendo al “dio progresso” e aspettiamo la soluzione dei problemi dalla scienza. Non per disprezzo dico questo ma per consapevolezza che la vita è gli eventi sono nelle mani di Dio e solo Lui che conosce tutte le verità, anche le più segrete sa di quali interventi ha bisogno il nostro mondo, e se lo riterrà utile, ci darà ancora periodi di libertà, sperando che sapremo usarli in maniera più saggia.
Faremo le riunioni formative della seconda domenica e quelle del venerdì come il covid ci ha insegnato. Faremo la Giornata Eucaristica Sacerdotale venerdì 23 aprile, sperando in una partecipazione più regolare, visto che sicuramente non si creano assembramenti perché si sta a soli con Gesù e Lui vuole contagiarci solo del suo amore.
Il 14 aprile ricorre il 25° della fondazione dell’ALAM. Il Consiglio internazionale offrirà un momento rievocativo sempre in forma on-line, ma noi del Casilino, cercheremo di partecipare con entusiasmo ad una Santa Messa di ringraziamento. Magari potremo farla in cortile, all’aperto, con tutti gli accorgimenti che la prudenza consiglia.
Il Signore ci dia fervore e coraggio per riprendere un cammino di fede all’insegna della riconoscenza a Dio per le tante grazie che ci ha elargito lungo la nostra vita.