Aprile ci ha fatto vivere intensi ed eccezionali momenti di ecclesialità: un santo Papa è tornato a Dio, donando alla città di Roma giornate di esaltante universalità della Chiesa; un nuovo Papa è stato eletto ed accolto nella fede e nella certezza di una continuità guidata dallo Spirito.
Ma come non vedere l'azione dell'Amore Misericordioso in questa successione di Pontefici santi, dopo le guerre infernali vissute nella prima metà del 20° secolo?
Pio XII, Pontefice che ha sofferto la follia nazi-fascista, salvando il salvabile dall'inferno hitleriano; Giovanni XXIII, il Papa buono, che ha fatto sentire la presenza della Chiesa nelle case, con la carezza ai bambini di allora, che sono gli uomini di oggi; Paolo VI, che ha vissuto la non meno triste “guerra fredda” e ha guidato la Chiesa attraverso le pericolose illusioni ideologiche e la contestazione giovanile, che ha svuotare le Chiese; poi la mite figura di Giovanni Paolo I, che forse col dono della vita ha preparato la strada a Giovanni Paolo II, il grande Pontefice dell'est, che, conoscendo la fatua illusione dei regimi totalitari comunisti, ne ha accelerato la caduta indolore, per opera della Madre di Dio, che veglia sull'umanità e, sempre Madre della Chiesa, provvede con la sua mediazione, affinché la festa non finisca. Ed ora, dopo un pontificato sofferto e vissuto nella fede incrollabile di Abramo, un nuovo Papa, questa volta preso dal cuore della Germania che ha teorizzato con Nietzsche “la morte di Dio” (cioè un modo di vedere la vita da parte dell'uomo moderno, a prescindere da Dio, come se Dio non esistesse), e poi ha vissuto e sofferto, suo malgrado, la folle utopia hitleriana della “razza pura”. Questo uomo che ha sofferto i risvolti più drammatici del pensiero debole, ora è stato eletto sul soglio pontificio, quasi a purificare la memoria da secoli di follia e, da tutore dell'ortodossia della dottrina cattolica, diventa pastore che cerca le pecorelle di Cristo e vuole affrontare senza paura i lupi che tentano ancora di strappargliele: “Pregate per me, perché non abbia paura dei lupi”.
Coinvolti anche emotivamente in questi grandi eventi, i piccoli eventi comunitari non potevano che essere assorbiti e condizionati da essi: così i momenti di preghiera comunitari sono stati vissuti in comunione di spirito con la Chiesa tutta, che, come la prima comunità degli Atti, era in preghiera mentre Pietro era in prigione; la gioia pasquale esplodeva sicura all'elezione del nuovo Papa e si traduceva in esultanza sentendo il suo programma: “ il mio programma è quello di non fare la mia volontà ”. Un uomo che si mette a servizio della volontà di Dio non può che fare un grande bene alla Chiesa e al mondo. Ci ha chiesto il sostegno della nostra preghiera e non glielo faremo mancare.
I LAM hanno celebrato il convegno annuale a Collevalenza; e sicuramente hanno ricevuto stimoli per mettersi con maggiore entusiasmo e buona volontà al servizio di Dio.
MOMENTI DA VIVERE:
Questo mese ci vedrà soprattutto impegnati a vivere il tempo di Maria, con il pellegrinaggio della Madonna nelle nostre case. Già questo pellegrinaggio è iniziato e sicuramente la Madonna benedice le case che si aprono all'accoglienza, divenendo “ Cenacoli di preghiera ”.
Il messaggio giunto da Medugorje è proprio quello di riportare la preghiera e la meditazione della Sacra Scrittura in famiglia. Rendiamoci attenti a questo richiamo che ci viene dal cielo.
La preghiera del mercoledì sarà sostituita dal Rosario nelle famiglie, mentre mercoledì 18 maggio si fa la Preghiera del cuore in comunità alle ore 18 e alle ore 21 come ormai consuetudine. Dispiace vedere scarsa partecipazione a questa occasione di intimità con Gesù eucaristico, veramente straordinaria per la Comunità. Vediamo di scuoterci dal nostro torpore.
Avviso importante : quest'anno ci sarà il Camposcuola a Campobasso dal 27 al 31 agosto. Chi intende esserci deve anticipare 50 euro all'iscrizione, per poter prenotare.