MOMENTI VISSUTI:
Ancora covid, ancora problemi, ancora incontri a distanza, ancora timori, ancora desiderio di novità positive.
Alcuni impegni sono stati mantenuti sia pure con incontri a distanza, altri, come la Giornata Eucaristica Sacerdotale e la Preghiera del cuore in presenza magari ridotta numericamente, comunque con impegno e buona volontà.
Era stato organizzato anche un Incontro per fidanzati e un Incontro Coniugale ma per la pressione dei D.P.C.M. sono stati rimandati a data da definirsi.
Stiamo vivendo questa seconda fase dell’epidemia forse con più stanchezza per il protrarsi della situazione di emergenza ma anche con più sofferenza, perché diverse persone della o delle comunità ne hanno fatto esperienza e tuttora ne sono coinvolte.
La preghiera per loro è continua e anche le iniziative di preghiera comunitaria a distanza sono abbastanza ricorrenti. Speriamo che tutto finisca senza danni per nessuno.
Sicuramente non potremo fare quest’anno “Il pranzo per i poveri” ma glielo offriremo da asporto. Offriremo anche qualche piccolo oggetto di abbigliamento invernale come sciarpa, guanti, berretto. Chi ha delle iniziative a vantaggio dei poveri lo faccia presente. Loro, in questo periodo, chiedono sempre scarpe e vestiario invernale, chi può scartare qualcosa dal suo guardaroba me lo porti. Anche “La tombolata di beneficenza” non potremo farla a motivo del covid, però in qualche maniera dobbiamo cercare di provvedere ai bambini che abbiamo in adozione come comunità.
MOMENTI DA VIVERE:
Essendo rimandato tutto in attesa di attenuazione del problema è difficile dire cosa faremo. Intanto santificheremo questo tempo di noia, di stanchezza, forse anche di paura, che non è del tutto giustificata da parte di persone che hanno fiducia in Dio e mettono la loro vita nelle Sue mani, ma l’umano spesso sovrasta lo spirituale e i sentimenti si incupiscono.
Anche Gesù, nell’Orto degli Ulivi ha provato angoscia e dolore, per santificare questi sentimenti negativi e ottenere grazie per noi in situazioni simili. Lui ha pregato il Padre, che non è stato pietoso verso il Figlio anche quando, stretto dal dolore, gli chiedeva di allontanare da lui il calice amaro. E allora ha trovato dentro di sé la forza di dire. “Padre, non la mia ma la tua volontà”.
Per Lui c’era la croce e solo dopo la croce ci sarebbe stata la gloria
L’esempio di Gesù ci dice come dobbiamo comportarci noi nei momenti negativi: Pregare. E anche se la risposta del Padre non sarà positiva, dobbiamo essere sicuri che anche se non ci dà quello che chiediamo in quel momento, ci dà qualcosa di molto più grande ed utile per i tempi avvenire e poi per l’eternità.
Noi vorremmo che tutto fosse facile e piacevole nel nostro soggiorno terreno, ma Dio che ci vede dall’eternità e per l’eternità, anche se ci sembra che non ci ascolti, sicuramente Lui sta orientando le cose nella maniera più opportuna e provvidenziale per il nostro vero bene.
Questa certezza deve farci accogliere dalla Sua mano gli eventi che ci coinvolgono con serenità e con fiducia piena. Anche i momenti peggiori, alla luce dei risultati, ci sembreranno benedizioni.
Come acquistare questo abbandono fiducioso in Dio? Come lo hanno acquistato tutti i santi. Non ci risulta che ai santi la vita abbia regalato solo momenti di estasi: “Chi ha provato il Tabor, diceva la Nostra Madre Speranza, si prepari al Calvario” perché questi momenti di intima comunione con Dio, che ci danno un anticipo di cielo, ci sono dati come preventivo per poi affrontare con relativo coraggio i momenti difficili. Solo nella “Riflessione profonda” capiremo l’opportunità di quanto Dio ha voluto o permesso per noi. Buon cammino di santità.